L'emrgenza profughi e gli sbarchi senza sosta sulle nostre coste continuano a far sentire il loro peso anche sulle casse dello Stato. Nel 2014 l'investimento per gli immigrati ammontava a 825 milioni. Nel 2013 a soli 200 milioni. Nel 2015 invece le stime parlano di un esborso di circa un miliardo e cento milioni. Di fatto il conto è salato: negli ultimi tre anni il governo ha speso 2 miliardi per l'accoglienza dei profughi. Gli immigrati ospiutati in Italia, come ricorda il Tempo, sono circa 80mila. Ma con i nuovi flussi in arroivo e i nuovi sbarchi, il numero dei profughi dovrebbe arrivare presto a quota 90mila entro la fine dell'anno. La spesa media per accogliere un prfugo è di 35 euro al giorno. Soldi che non vanno nelle tasche degli immigrati (ricevono circa 2,5 euro al giorno), ma nelle tasche di chi gestisce le strutture per l'accoglienza.
Di fatto la quota versata per ogni immigrato può variare da un minimo di 35 euro ad un massimo di 45. Moltiplicando 45 euro per gli 80000mila profughi presenti in Italia per 365 giorni si arriva alla cifra di quasi un miliardo e 100 milioni. A questi vanno aggiunte le somme degli anni precedenti e si arriva appunto ad un totale di circa due miliardi. Metà del gettito dell'Imu. Intanto sono stati 719 i migranti tratti in salvo nelle ultime ore in tre diverse operazioni che hanno riguardato due barconi e un gommone coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Su un barcone con 201 persone a bordo, ora in viaggio verso Pozzallo - conferma la Guardia Costiera - è intervenuta la nave Phoenix del Moas (Migrant Offshore Aid Station). Su un altro barcone con 415 persone a bordo sono intervenuti un pattugliatore della Guardia Costiera croata, un pattugliatore della Guardia di Finanza e una nave inglese, tutti e tre inseriti tra gli assetti Triton e ora diretti verso il porto di Augusta.
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