Lampedusa, agente contagiato. Ma il governo resta a guardare

"Troppi operatori delle forze dell’ordine sono a serio rischio contagio all’hotspot di Lampedusa. La questione migranti continua ad essere gestita nel modo sbagliato", attacca l'Usip

Lampedusa, agente contagiato. Ma il governo resta a guardare

Arriva purtroppo da Lampedusa la notizia del tanto temuto primo caso di positività al Coronavirus di uno degli agenti impegnati nell'isola. E arriva proprio nel pieno dello scontro tra il governatore della Sicilia Nello Musumeci, fortemente intenzionato a chiudere gli hotspot ed a trasferire altrove i clandestini ospitati al loro interno, ed il Viminale, che si è al momento semplicemente limitato a ribadire come un provvedimento del genere non rientri nei compiti del presidente della Regione.

In questi ultimi giorni il duro braccio di ferro non ha fatto altro che esacerbarsi. Da una parte l'esecutivo, dopo un primo tentativo di rimettere al suo posto il presidente della Regione Sicilia, è passato alle minacce, promettendo di prendere in mano il provvedimento e fare ricorso, dall'altra Musumeci, deciso a non fare alcun passo indietro, ha inviato una diffida alle autorità competenti perché le prefetture diano seguito alla sua ordinanza. Il guanto di sfida è stato lanciato:"Il ministero dell'Interno vorrebbe impugnare la mia ordinanza? Anche noi abbiamo sentito diversi costituzionalisti. Loro faranno sentire loro trombe, noi suoneremo le nostre campane", ha dichiarato proprio oggi il governatore.

Mentre il dibattito e le polemiche vanno avanti, ed il governo continua a temporeggiare, ecco che però arrivano le prime vittime di una gestione dell'accoglienza sconsiderata. A diffondere la notizia il segretario del sindacato di polizia Usip Giovanni Assenzio. "Quello che non avremmo mai voluto succedesse, oggi si è verificato al personale dell’XI Reparto Mobile di Palermo, che ha registrato il primo caso di positività tra gli operatori provenienti da Lampedusa", spiega il segretario, come riportato da Agi, dicendosi inoltre preoccupato del fatto che possa non trattarsi di un caso isolato. "Non sappiamo quanti altri colleghi, compresi quelli che hanno dato il cambio sul posto, abbiano avuto contatti con il collega risultato positivo al tampone".

Per l'operatore si è resa necessaria l'applicazione della quarantena. Proprio il sindacato Usip aveva già lanciato un disperato grido d'aiuto durante lo scorso luglio, chiedendo "una nuova strategia di accoglienza, per riuscire a contemperare il valore dell'accoglienza con l'incolumità fisica di tutti gli operatori e dei migranti stessi".

"Troppi operatori delle forze dell’ordine sono a serio rischio contagio all’hotspot di Lampedusa. La questione migranti continua ad essere gestita nel modo sbagliato. Non è più possibile che il prezzo da pagare, per le inefficienze gestionali a livello politico, ricada sempre sulle forze dell’ordine", affonda ancora Assenzio nel suo comunicato. "Adesso ci aspettiamo, che vengano messi in atto tutti i protocolli sanitari previsti per mettere in sicurezza ed evitare ulteriori contagi tra il personale operante in quel centro e tra i colleghi dell’XI Reparto Mobile di Palermo".

A ciò si aggiunga la sproporzione tra il numero degli operatori impiegati a Lampedusa e quello dei clandestini, che supera di gran lunga il limite di capienza previsto. "È indubbio che la gestione dei servizi di ordine pubblico presso l’hotspot di Lampedusa non sia cosa facile. Infatti, a fronte di una capienza di circa 250 ospiti, oggi se ne registrano circa 1050 di migranti che bivaccano all’interno del centro, dove operano circa sessanta operatori delle forze dell’ordine tra reparti inquadrati provenienti da altre realtà ed operatori della scientifica e della questura di Agrigento. Un numero spropositato rispetto alla possibilità della struttura di accoglienza, che conferma l’impossibilità a gestire tale gravosa situazione in sicurezza, rendendolo, in prima istanza, come un problema di ordine e sicurezza pubblica".

Col braccio di ferro in atto tra Regione e Viminale, questo nuovo evento non mancherà di alimentare il fuoco delle polemiche, nella speranza che possa trattarsi di un caso isolato. In queste ultime ore è arrivato il commento del leader della Lega Matteo Salvini, da sempre schierato dalla parte degli uomini delle forze dell'ordine. "Un poliziotto palermitano che è stato a Lampedusa per fronteggiare l'emergenza sbarchi è positivo al Covid.

Lo fanno sapere i sindacati: è la conseguenza della pessima gestione del Viminale e del governo, rapidi a minacciare la Sicilia e gli amministratori locali ma incapaci di difendere l'Italia e i suoi confini", ha dichiarato l'ex vicepremier, come riportato da LaPresse, "Solidarietà alle Forze dell'Ordine, che come tutti gli italiani sono messe in pericolo da questo governo di incapaci".

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