L'appello di Musumeci: "Chiudiamo tutto come la Lombardia"

Il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha chiesto l'invervento del governo nazionale per chiudere la Sicilia come fatto con la Lombardia. Pronto il piano B se non bastassero le strutture ospedaliere

L'appello di Musumeci: "Chiudiamo tutto come la Lombardia"

Per arginare l'avanzata del Coronavirus, la Sicilia vuole correre ai ripari ed al più presto. Prima che si possa verificare una situazione analoga alla Lombardia che porterebbe al collasso il sistema sanitario siciliano, il Presidente della Regione Nello Musumeci ha chiesto al governo nazionale la possibilità di varare misure extra rispetto al decreto emesso dal premier Conte.

L'appello del governatore è stato pubblicato sul portale della Regione Sicilia e sulla propria pagina Facebook. "La Sicilia sostiene le misure varate dal governo centrale e si unisce alla richiesta di consentire a ogni Regione, in un quadro di condivisione con le istituzioni nazionali, di adottare iniziative ulteriori, purché non in contrasto - ha dichiarato Musumeci - È il giusto compromesso per venire incontro a richieste legittime, come quelle della Regione Lombardia, che nel sentimento di coesione nazionale non possono essere lasciate inascoltate".


"Serve disciplina"

La legittima preoccupazione del governatore, come dei siciliani stessi, è che l'enorme esodo di persone che dalle zone più colpite hanno fatto rientro nella loro terra (oltre 20 mila) possa accelerare il processo di contagio del Coronavirus che, per il momento, in Sicilia rimane circoscritto e con numeri ancora non allarmanti. "In Sicilia, l’epidemia non ha raggiunto e speriamo non raggiunga particolari dimensioni. Le misure di precauzione sono state adottate e c’è un grande senso di responsabilità anche da parte dei cittadini. Nonostante l’esasperato individualismo, stavolta la comunità siciliana ha compreso che serve disciplina" ha dichiarato Musumeci come viene riportato dal GiornalediSicilia.

Da qui nasce la richiesta di impedire alla gente di raggiungere l'Isola per preservarla con un monitoraggio costante da chi ha fatto rientro dal Nord. "Ventimila persone sono rientrate negli ultimi 4 giorni dall’esodo del nord e tutte si sono registrate come avevamo chiesto di fare - ha aggiunto il Presidente - Quelle che provengono dalla zona rossa sono in quarantena, in auto-isolamento. Prevale la convinzione che se noi, oggi, facciamo qualche sacrificio potremo, domani, goderne in libertà e normalità".

Pronto il piano B: posti letto su nave da crociera

In ogni caso, la Sicilia si prepara ad affrontare l'eventuale aumento dei casi di persone contagiate che dovranno far ricorso alle cure ospedaliere. "Stiamo predisponendo nuovi posti letto perché temiamo di dovere ricorrere al piano B.

Domani si riunirà la giunta di governo per chiedere alla cliniche private di dare il loro apporto - ha proseguito Musumeci - alle università abbiamo chiesto di immettere in servizio gli specializzandi ed ho parlato con l’autorità portuale di Palermo che mi ha confermato esserci un armatore disposto a mettere una nave crociera con un centinaio di posti letto e personale sanitario qualora dovessimo arrivare al piano B. In questo momento i numeri, però, ci danno ragione. Nessun decesso, soltanto 64 positivi, e continuiamo a sperare", ha concluso Musumeci.

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