L'Arabia Saudita censura la donna in costume: al suo posto c'è una palla

La Saco, una compagnia Saudita di vendita al dettaglio, ha censurato una foto pubblicitaria di una famiglia in piscina. La donna è stata sostituita da una palla e i corpi delle altre persone sono stati interamente coperti

L'Arabia Saudita censura la donna in costume: al suo posto c'è una palla

Non è un mistero che l'idea della donna in Medio Oriente sia diversa da quella dell'Occidente, bikini, minigonne sono vietate: le donne non devono mai essere troppo scoperte.

La donna, infatti, non deve mai essere provocante o attirare l'attenzione, deve adottare un basso profilo. E questo non vale soltanto per le comuni mortali, ma anche per le popstar internazionali. Come segnala Inga Ko su Boredpanda, la regola "del coprirsi" vige anche negli spot pubblicitari, sulle copertine dei dischi, in televisione.

Le donne, se si presentano in pubblico scoperte, vengono coperte grazie al sapiente uso di Photoshop. Magicamente una donna in bikini viene ricoperta di fiori e foglie, come è successo a Shakira. A una in minigonna, invece, spunteranno all'imporovviso un paio di pantaloni con una maglietta accollata. E così via.

Inga Ko ha raccolto un po' di questi esempi su Boredpanda e, trai tanti che hanno attirato l'attenzione, ce n'è uno che ha veramente indignato il pubblico. Nella nuova pubblicità della piscine in Arabia Saudita la mamma in costume, invece, di essere pixelata o adornata con qualcosa di coprente, è stata direttamente sostituita da una palla. I volti dell’uomo e dei bambini, invece, sono stati pixelati e sono state aggiunte magliette di colore scuro e pantaloncini: praticamente sembra che facciano il bagno vestiti.

Chi è il responsabile di questa operazione?

La Saco. La compagnia Saudita di vendita al dettaglio è l'artefice di questa censura. La scelta ha subito scatenato l'opinione pubblica. Ancora una volta il Medio Oriente ha dimostrato il valore che dà alla donna.

(Guarda gli esempi raccolti da Inga Ko)

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