Arriva da Latina la notizia dell'ennesimo grave caso di violenza commessa nei confronti di una donna da parte del proprio compagno. A finire in manette con l'accusa di tentato omicidio è un 30enne di nazionalità turca, ora detenuto dietro le sbarre del carcere.
L'aggressione, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, è avvenuta alle prime luci dell'alba di giovedì 16 gennaio intorno alle 5:30, quando il guardiano notturno di un albergo ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine denunciando di avere udito chiaramente delle grida di aiuto provenire da una delle stanze occupate.
Sul posto si sono presentati gli agenti della squadra volanti della questura di Latina, che hanno raggiunto la camera al primo piano indicata dal portiere, trovando loro stessi riscontro di quanto era stato segnalato in precedenza.
Entrati nella stanza, i poliziotti hanno subito notato una donna ferita, in lacrime ed in evidente stato di agitazione. Muovendosi con andatura claudicante, la vittima stava cercando di allontanarsi e di raggiungere la porta, ma era trattenuta dal suo aguzzino che la stringeva con forza al braccio.
Immediato l'intervento degli agenti, che hanno provveduto a mettere in salvo la donna, separandola dal compagno. Spaventata e sotto choc, questa ha spiegato agli uomini in divisa di essere stata appena aggredita dal 30enne, che è stato dunque fermato per ulteriori controlli.
Trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, la vittima è stata assistita dal personale medico, che ha riscontrato diverse contusioni ed un trauma cranico. Dopo aver rifiutato di essere ricoverata, la donna è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni ed ha raggiunto gli uffici della questura per sporgere formale denuncia. Parlando con gli agenti, ha spiegato di avere già avuto una violenta discussione con il compagno il giorno precedente. Lei, di origine messicana, desiderava fare ritorno in patria, ma questa decisione aveva mandato il 30enne su tutte le furie. Geloso ed in preda alla furia, l'uomo era infine arrivato ad aggredirla, prendendola a calci ed a pugni, fino ad arrivare al tentativo di soffocarla.
Accusato di tentato omicidio, lo straniero, tale E.A., è stato dunque dichiarato in arresto.
Secondo le disposizioni del pubblico ministero Valentina Giammaria , il soggetto, risultato essere un senza fissa dimora, è stato trasferito presso la locale casa circondariale di Latina, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria ed in attesa di processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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