Gli uomini della Guardia di Finanza livornese hanno seguito il carico di cocaina, 80 chilogrammi, dal porto di Livorno dove era arrivata fino a Latina
La droga era arrivata da San Antonio in Cile nel porto di Livorno all'interno di alcune intercapedini utilizzate a sostegno di una cisterna di grosse dimensioni. L'individuazione della droga è stata resa possibile grazie ad uno scanner in dotazione al porto di Livorno con cui sono stati notati gli spazi all'interno delle intercapedini. Ci sono voluti tre giorni per aprire i supporti che contenevano la sostanza. Una volta aperti i supporti sono stati rinvenuti 160 panetti di cocaina, dal peso di 500 grammi ciascuno. Il pm Massimo Mannucci, coordinato dal procuratore capo Ettore Squillace Greco ha fatto sì che gli uomini della Guardia di Finanza seguissero il carico in modo da individuare i destinatari.
Una volta arrivato a Latina hanno scoperto che il destinatario era Luigi Ciarelli, 48enne del posto con precedenti penali e fratello del più famoso Carmine Ciarelli a capo del clan dall'omonimo nome di etnia rom. I finanzieri hanno spiegato che i nomi di Luigi Ciarelli e Carmine sono:"connessi a rapine, usura, detenzione di armi, ricettazione, plurime violazioni delle misure di prevenzione".
Questa è tra le fasi conclusive dell'operazione denominata "Whiter Iron", di cui abbiamo parlato già il 27 luglio scorso, e che prevede l'impiego di
centinaia di militari per riuscire a collegare il reticolo criminale che ha consentito a 80 chili di cocaina di approdare a Livorno. Se il carico fosse stato rivenduto sul mercato sarebbe fruttato circa 19 milioni di dollari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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