Contrabbando di alcol a Lecce: quattro arresti

L’inchiesta della procura di Udine ha scoperto un fiorente commercio internazionale. Contestata l’associazione a delinquere

Contrabbando di alcol a Lecce: quattro arresti

Sono finiti agli arresti domiciliari quattro uomini del Leccese per commercio internazionale di bevande alcoliche.
Si tratta di Massimiliano Chetta, 51 anni, di Taviano; Deodato De Lorenzis, 60 anni, di Felline; Silvano De Leone, 56 anni, di Melissano, e Marino De Marco, 67 anni, imprenditore edile anche lui di Melissano. Quest’ultimo e De Leone si trovavano all’estero al momento della notifica del provvedimento, e in queste ore stanno rientrando nel Salento.

L'ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Udine che ha emesso altre sedici misure cautelari nel resto d'Italia.
Una maxi operazione (chiamata "Sine finibus") che ha visto sessanta indagati. Su ognuno di loro pende l'accusa di associazione a
delinquere finalizzata all'evasione delle accise. Un danno all'erario di circa 80 milioni di euro, come emerso dalle indagini della guardia di finanza.

A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". I vertici dell'associazione a delinquere si trovano in Gran Bretagna. Si tratta di vero e proprio contrabbando soprattutto di vodka e whisky.

I quattro salentini, come gli altri non avrebbero pagato le tasse. Gli alcolici venivano venduti sulla carta nel Regno Unito utilizzando falsi documenti o esportati da un imprenditore, ignaro del gruppo criminale, in Russia, Macedonia ed Emirati Arabi.

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