Lecce, proposto “concordato” tra Stato e Islam

Al bando poligamia e moschee abusive. Obiettivo: allontanare lo spettro dell’integralismo

Lecce, proposto “concordato” tra Stato e Islam

È stata presentata al Comune di Nardò una proposta di Intesa Stato - Islam da parte dell' Anmi (l'Associazione nazionale musulmani italiani). L’incontro si è svolto nel chiostro dei carmelitani. Anche in Italia quindi si segue la scia del dialogo tra mondo islamico e cattolico, sulla scia del viaggio di papa Francesco ad Abu Dhabi e dopo la prima messa cattolica di un pontefice nella Penisola Araba.
Il progetto è stato presentato in provincia di Lecce, ma varrebbe in tutta Italia.

Ecco quali sono i punti fondamentali del trattato: la chiusura delle moschee abusive, la rinuncia della poligamia e l'istituzione di un albo degli Imam. Media partner ufficiale dell'iniziativa un giornale islamico, il "Daily Muslim". Tra i presenti all'incontro il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, l'editore del giornale on line Cristian Karim Benvenuto e il presidente dell'Anmi, Raffaello Yazan Villani.

Secondo l’associazione costituita da italiani convertiti, si è giunti ad un momento storico importante, in cui è bene che nasca un Islam tutto italiano "in grado di dare un punto di vista che un musulmano immigrato non può avere", come si legge sul Daily Muslim. Ancora, l'Anmi, attraverso l'Intesa con lo Stato Italiano, chiede che l’interlocuzione con lo stesso sia affidata ad italiani di fede musulmana "per diversi fattori, quali il background culturale e sociale, pur sempre col sostegno dei musulmani di origine straniera".

Sembrerebbe quasi si stia formando una netta distinzione tra i musulmani

stranieri e i convertiti italiani. Ed è intorno a questo che verranno gettate le basi per un rapporto di maggiore collaborazione con lo Stato e il rispetto di alcune regole che allontanino lo spauracchio dell'integralismo.

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