Una ragazza autistica di 26 anni è morta soffocata da un boccone mentre stava pranzando. La tragedia si è verificata in data 28 dicembre 2019 presso una casa famiglia in provincia di Lecce. Potrebbe trattarsi di un incidente, si sta indagando proprio per fare chiarezza sul caso. Come si legge dal Quotidiano di Puglia, la procura ha intanto aperto un'inchiesta sul caso. La giovane, originaria di Triggiano, stava soggiornando in una comunità del Basso Salento. Nella mattinata del 31 dicembre 2019 il medico legale Roberto Vaglio effettuerà un'autopsia sul corpo della ragazza nella camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. La salma è stata qui trasferita su disposizione del pm di turno, Massimiliano Carducci. Al momento è certa l'apertura di un fascicolo per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Per ora non risultano esserci indagati. Fine dell'attività investigativa è stabilire se la ragazza necessitava di una particolare assistenza data la sua condizione di disabile. La sindrome autistica di cui soffriva la 26enne, inficiava sulle interazioni con il prossimo e sulla sua comunicazione, sia verbale che non.
Lecce, ragazza autistica muore soffocata da un boccone
Ulteriore obiettivo delle indagini sarà capire se la struttura in provincia di Lecce fosse fornita di personale istruito e formato per gli interventi di primo soccorso. Elementi indispensabili per comprendere se l'assistenza agli ospiti fosse opportunamente adeguata e pronta ad agire in caso di malattie o sinistri all'interno della casa famiglia, proprio come accaduto alla 26enne morta soffocata mentre stava pranzando. Il personale medico era riuscito inizialmente a soccorrerla, tentando sulla ragazza le manove di disostruzione. Le stesse che al giorno d'oggi sono ciclicamente esplicate da vari blog, siti e riviste e indirizzate prettamente ai genitori con bambini piccoli. Purtroppo, ogni tentativo di espulsione del cibo dalla ragazza è stato inutile, così come l'arrivo del 118.
Tutto ciò è risaputo grazie all'informativa depositata presso la stazione dei carabinieri sita nel territorio. Il documento è stato in seguito trasmesso alla procura, dopo che il magistrato di turno è stato informato della morte della 26enne. Sembra tuttavia, che sia stato fatto il possibile per cercare di salvare la vita della donna.
È facilmente presmibile come l'inchiesta aperta sia solamente un atto dovuto, per fare opportuna chiarezza e sciogliere i dubbi sulla vicenda. Dubbi nutriti, probabilmente, dai familiari della ragazza, consapevoli che questa fosse ospitata presso una struttura specializzata. A fare luce sulla questione sarà l'imminente autopsia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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