Il muro di un centro di accoglienza per richiedenti asilo in Salento è stato imbrattato con una delle scritte che rimandano alla più grande tragedia della storia contemporanea: la famosa frase "Arbeit Macht Frei", il lavoro rende liberi, che campeggia sul cancello di ingresso del campo di sterminio di Auschwitz.
Tre parole vergate in stampatello, con uno spray nero, nella notte fra il 4 e il 5 ottobre sul muro esterno dell'edificio che ospita il centro profughi di Maglie, in provincia di Lecce.
A denunciare il fatto la sezione cittadina di Sinistra Italiana, che ha anche pubblicato su Facebook una foto del graffito. Sul caso è stata aperta un'indagine da parte delle forze dell'ordine locali, anche se per il momento gli autori del gesto vandalico rimangono ignoti. Immediata anche la reazione del sindaco Ernesto Toma, che si è subito rivolto al proprietario dell'ex cappellificio che ospita il centro di accoglienza.
Purtroppo non si
tratta dell'unico caso del genere nella zona. Appena la scorsa settimana nel vicino Comune di Alezio erano state incendiate alcune biciclette utilizzate dai richiedenti asilo ospitati in una struttura locale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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