Lecce, urina sull'altare di una chiesa: denunciato

Il fatto è avvenuto a Scorrano. L'uomo ha rubato la collana di oro dalla statua della santa patrona e ha sottratto dalla cassetta delle offerte 150 euro

Lecce, urina sull'altare di una chiesa: denunciato

Ha 30 anni ed è di Gagliano del Capo, un Comune in provincia di Lecce, il responsabile del furto e degli atti sacrileghi che si sono verificati nella chiesa di Santa Domenica a Scorrano, un paese sempre nel Leccese, che conta circa 7mila abitanti. Il 30enne è stato individuato e denunciato a piede libero dai carabinieri di Maglie e di Gagliano del Capo dopo la segnalazione da parte del parroco di una delle chiese più importanti del Salento.

Il fatto è accaduto lo scorso 11 novembre, ma l'uomo è stato individuato dai militari dell'arma solo oggi. Le indagini, portate avanti dagli investigatori, si sono avvalse delle immagini prese dalle telecamere di videosorveglianza del luogo di culto. A riconoscere l'uomo i carabinieri di Tricase che hanno collaborato alle ricerche del responsabile.

Dopo aver forzato il portone di ingresso della chiesa, il 30enne leccese ha sottratto circa 150 euro in contanti lasciati dai fedeli nella cassetta delle offerte e ha rubato una catenina di oro con l'immagine della Madonna. La stessa viene utilizzata, ogni anno, per adornare la statua di santa Domenica, patrona di Scorrano, durante i festeggiamenti che si tengono tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio. Ma non è finita, il ladro, prima di andar via dalla chiesa ha voluto urinare sull'altare principale.


L'uomo è una vecchia conoscenza delle forze di polizia. Come scrivono i militari dell'Arma, "è ben noto alla stazione locale dei carabinieri". Si tratta, infatti, di un pregiudicato per reati contro il patrimonio. Nel corso del fine settimana sono state effettuate alcune perquisizioni nella zona che hanno consentito di ritrovare la maggior parte della refurtiva. È stata rinvenuta anche la collana di oro che il 30enne aveva già impegnato presso un negozio di 'Compro Oro' della zona, oltre agli indumenti utilizzati per compiere il furto: una tuta, un paio di scarpe da tennis ed uno zainetto. I monili, del valore di circa 500 euro, sono stati restituiti al parroco della chiesa madre di Scorrano.

La comunità è rimasta sconvolta dal doppio gesto sacrilego. Il fatto ha suscitato clamore in una cittadina che intorno alla chiesa di Santa Domenica e ai suoi festeggiamenti annuali ha creato anche una vera e propria attrattiva turistica. Ogni anno, infatti, tanti i visitatori che si riversano nel Comune leccese per ammirare le luminarie, uniche in tutta Italia, accese in occasione della festa patronale.

Scorrano è stata definita, infatti, la capitale delle luminarie. Rubare la collana utilizzata nella processione ed urinare sull'altare principale è stato visto da tutti come un gesto di offesa per i sentimenti religiosi dell'intera comunità.

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