"Mi ha legata, drogata e violentata". Fermato il "mago delle start up"

Lo stupro dopo un party privato: "Cocaina e 2CB a disposizione gratuitamente degli invitati". I dettagli choc dell'orrore sulla ragazza di 18 anni

"Mi ha legata, drogata e violentata". Fermato il "mago delle start up"

Guai per Alberto Genovese, fermato a Milano ieri sera alle 23.30 circa in seguito alla denuncia della vittima. L'arresto è scattato dopo la testimonianza di una 18enne che il 10 ottobre sarebbe stata ospite nella casa dell'imprenditore - un appartamento di lusso a due passi dal Duomo, con telecamere di videosorveglianza in ogni stanza - per una festa a base di alcol e droga. Stando a quanto apprende l'Agi da fonti investigative, la ragazza sarebbe stata soccorsa la sera dopo, quando è riuscita a prendere coscienza ed è riuscita a scappare; uscendo dall'abitazione ancora dolorante, semisvestita e con una sola scarpa, avrebbe chiesto aiuto alla polizia che l'ha poi aiutata in strada. Le accuse nei confronti dell'uomo sono di violenza sessuale, lesioni, spaccio di droga e sequestro di persona.

La giovane sarebbe stata portata in camera da letto al termine di un festino, narcotizzata e abusata a lungo; un bodyguard che controllava l'accesso alla stanza avrebbe impedito alle amiche di entrare e di avere notizie. Successivamente l'intento del fondatore di Prima assicurazioni ed ex ceo di Facile.it sarebbe stato quello di fuggire all'estero con un jet privato: l'altro ieri si sarebbe recato all'ufficio Passaporti per ottenere il rilascio del documento, ed è proprio questo che configura il concreto pericolo di fuga. Secondo gli investigatori della squadra Mobile coordinati dalla pm Rosaria Stagnaro e dall'Aggiunto, Maria Letizia Mannella, in una conversazione telefonica con la madre avrebbe addirittura esplicitato la volontà di partire per Amsterdam per poi spostarsi in Sudamerica, affermando di non avere problemi negli spostamenti poiché dotato di un jet privato con tanto di pilota.

"In riferimento alle notizie apparse su alcuni media riteniamo corretto precisare che Alberto Genovese ha lasciato Facile.it nel 2014 e non ha oggi alcun ruolo operativo nella nostra azienda". A precisarlo è una nota di Facile.it. "Per rispetto di tutte le persone coinvolte nella vicenda, riteniamo che al momento sia corretto non commentare oltre. Ancora una volta in merito a informazioni imprecise pubblicate da alcune testate ricordiamo che la proprietà di Facile.it è detenuta oggi dal fondo di investimento EQT e dal fondo Oakley", conclude la nota.

L'orrore sulla 18enne

"In casa non si potevano usare cellulari". Con questa scusa la 18enne sarebbe stata privata del proprio smartphone, recuperato molte ore dopo per contattare un'amica. Stando alla ricostruzione delle indagini, Genovese avrebbe chiesto a un suo collaboratore di cancellare le immagini delle telecamere che avevano ripreso le scene. "Cancella le registrazioni della camera padronale", gli avrebbe imposto. I filmati immortalati però sono stati recuperati e ora rappresentano una fonte di prova. Sarebbe stata legata alle mani e ai piedi e poi costretta a giochi erotici. E pare che nel giro siano finite anche altre donne: testimoni raccontano che l'imprenditore almeno in una precedente occasione avrebbe utilizzato la "droga dello stupro" per far perdere i sensi alle sue vittime.

Una sostanza realizzata mixando cocaina e anfetamine, ma il sopralluogo dei poliziotti nell'appartamento - ora sottoposto a sequestro su ordine dell'Autorità Giudiziaria - ha fatto emergere tutto. La violenza viene definita "ripetuta e cruenta". "Alle sue feste c'erano sempre cocaina e 2CB a disposizione gratuitamente degli invitati", hanno raccontato altri testimoni agli inquirenti. All'interno dell'abitazione sarebbero state scoperte evidenti tracce a riscontro di quanto denunciato dalla giovane vittima. L'uomo, alla luce dei gravi reati contestati e del pericolo di fuga, è stato sottoposto a fermo del pubblico ministero. Per oggi è previsto l'interrogatorio davanti al gip.

Un'ulteriore presunta vittima

si è presentata alla polizia spontaneamente quando ha saputo che un'altra ragazza aveva denunciato lo stupro da parte dell'uomo, fornendo un racconto analogo a quello della 18enne che ha denunciato i fatti di ottobre.

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