Botta e risposta nell'ultima puntata di Non è l'arena, che ha trattato il tema del conflitto militare tra Ucraina e Russia e i relativi sviluppi sul campo di guerra. A dividere gli ospiti è stato il sostegno che fin da subito l'Italia, insieme all'Occidente, ha fornito a Kiev: a distanza di settimane la situazione non è cambiata e l'intenzione è quella di continuare a sostenere la resistenza ucraina inviando ulteriori armi. Una questione che ha sollevato molte polemiche anche nell'opinione pubblica, che si chiede se effettivamente in tal modo si spiana la strada per la pace o si alimenta ulteriormente il conflitto.
A prendere parola in collegamento è stato Giorgio Cremaschi, che non ha posto alcun dubbio sul fatto che l'Ucraina sia il Paese aggredito dall'operazione militare targata Vladimir Putin. Il militante di Potere al Popolo ha però aggiunto una considerazione personale, avvertendo che non si piegherà alla narrazione di elogi alla Nato e che non incentiverà in alcun modo una possibile Terza Guerra Mondiale: "Questo è il punto, lo dico a tutti i guerrafondai".
Una frecciatina indirizzata ad Agnese Pini, direttore de La Nazione, che immediatamente ha voluto fare una precisazione sulla propria posizione in merito alla guerra in corso: "Nessuno ha mai pensato di dire una cosa del genere. Non sono guerrafondaia e non direi mai di scatenare la Terza Guerra Mondiale, perché altrimenti mi darebbe della pazza. Sono per la pace". A quel punto non si è fatta attendere la replica di Cremaschi, che ha rincarato la dose e ha ribadito a chiare lettere il concetto espresso poco prima: "Lei è una guerrafondaia gentile, ma è una guerrafondaia".
Subito dopo Agnese Pini ha sostenuto la necessità di far sì che l'Ucraina abbia le stesse possibilità che hanno avuto gli italiani per liberarsi dal nazifascismo: "Il Paese che abbiamo oggi lo abbiamo grazie alla guerra di liberazione partigiana, grazie ai partigiani, che ci danno l'Italia che abbiamo oggi e danno a me e a lei la possibilità di essere qui a discutere". Ecco perché il direttore de La Nazione ha sottolineato l'importanza di dimostrare un senso di gratitudine verso i partigiani italiani.
Un passaggio che però ha finito per irritare ancora di più Cremaschi, secondo cui il paragone effettuato non fa altro che sostenere le sue convinzioni nei confronti di Agnese Pini: "Quindi lei vuole vincere la guerra. In Ucraina non si è liberi di dire quello che si vuole, così come in Russia.
Sta facendo campagna per la Terza Guerra Mondiale, mi permetta". Non è tardata ad arrivare la risposta finale della Pini: "Sto facendo campagna per dare agli ucraini le stesse possibilità che abbiamo avuto noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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