La lezione del parà eroe a Gori: "La bandiera merita rispetto"

Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare: "Il Tricolore è la nostra identità, la nostra storia. Va baciato, non offeso"

La lezione del parà eroe a Gori: "La bandiera merita rispetto"

Mogadiscio, 2 luglio 1993. Il caldo soffoca i soldati italiani che pattugliano le strade somale alla ricerca delle armi dei ribelli. All'improvviso, il fuoco degli insorti nascosti tra la folla colpisce i nostri militari. Vengono usate anche armi anticarro e cecchini. Il sergente incursore Stefano Paolicchi viene colpito a morte (oggi, come può testimoniare chi scrive, la sua medaglia d'oro al valor militare è portata con orgoglio da sua madre, la signora Vincenzina). Stessa drammatica sorte per Pasquale Baccaro e Andrea Millevoi. È quella che passerà tristemente alla storia come "battaglia del Pastificio". I feriti italiani sono 22. Tra questi c'è anche Gianfranco Paglia, del 186esimo reggimento paracadutisti Folgore, che, a partire da quel giorno, rimarrà inchiodato a una carrozzina. Per questo suo sacrificio, verrà concessa al parà la medaglia d'oro al valor militare.

Paglia è uno che per l'Italia ha rischiato tanto e che ha perso molto. Per questo non ci sta quando vede il tricolore usato come uno straccetto qualsiasi e su Facebook scrive: "Non entro nel merito del colore politico di appartenenza perchè non mi interessa. Nè entro nelle polemiche politiche che da giorni leggiamo su tutta la stampa, perchè non mi compete. Ma, c'è un ma e come appartenente delle Forze armate sento la necessità di intervenire e rinnegare da cittadino italiano il gesto del Sindaco Gori".

La politica, come detto, non c'entra nulla. C'entrano però il senso di onore, di Patria e sacrificio: "Per quel giuramento prestato, molti uomini e donne hanno sacrificato la Vita rientrando in Patria avvolti dal Tricolore. Per quel giuramento, uomini e donne ogni giorno garantiscono la sicurezza e difendono il nostro Paese. Per quel giuramento molti continuano ad indossare orgogliosi l'Uniforme pur avendo subito invalidità permanenti.

Quella Bandiera merita rispetto per ciò che rappresenta. È la nostra identità, la nostra storia. Va baciata, non offesa, non la si usa per lucidare una targa!".

Tutte cose che, a quanto pare, il sindaco Gori sembra ignorare.

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