Con l'arrivo di febbraio la Liguria deve fare i conti con i ladri di fiori e piante, un vero e proprio disastro per i tanti coltivatori che faticano ad andare avanti.
Come riporta La Stampa, infatti, nel periodo della massima raccolta delle mimose e delle ginestre non vengono risparmiati nemmeno ruscus, populus, potosforo ed erica cinera. I fiori vengono rubatu e rivenduti sottobanco alimentando il mercato nero del florovivaismo soprattutto nelle grandi città.
Sono state organizzate pattuglie speciali nelle ore notturne ma gli inquirenti sospettano che si tratti di una banda organizzata in grado di colpire in diverse zone contemporaneamente, dotata dei mezzi e uomini necessari. I ladri (spesso extracomunitari come evidenziato da recenti arresti) si concentrano soprattutto nella zona collinare tra Perinaldo e Vallebona, alle spalle di Bordighera,
Il sindaco di Vallebona Roberta Guglielmi ha commentato la vicenda: "Mimosa e verde ornamentale sono il bottino preferito. I ladri vengono pagati pochi spiccioli, a guadagnarci sono i venditori".
Nel mirino degli investigatori tutti i furgoni, le station wagon, le auto monovolume. Le verifiche si rafforzano ogni giorno nel tardo pomeriggio, proseguono fino all’alba. Sono indagini difficoltose a causa della complicata morfologia del territorio, della complessità nel rintracciare la proprietà dei lotti di terreno spesso frammentati in vari Comuni confinanti.
Intanto in Liguria, alla chiusura del Festival di Sanremo, è stata rubata "Itala", una preziosissima margherita
che l’Istituto per la floricoltura ligure ha voluto dedicare a Italo Calvino, sanremese e figlio dell’agronomo e botanico Mario. Una varietà nuova e brevettata e frutto di oltre quattro anni di ricerche e sperimentazioni.
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