L’immigrato nigeriano che ha dato di matto, spaccando vetri e parabrezza delle auto in sosta ad Acerra e rischiando il linciaggio della folla (venendo salvato dalle forze dell’ordine), è stato difeso da Antonio Di Donna, vescovo del comune campano. Il monsignore, infatti, ha etichettato come "inumano" il pestaggio subito dall’extracomunitario. Il prelato, poi, ha denunciato il clima di intolleranza razziale.
Le sue dichiarazioni, riportate da Il Mattino, sono certo passate inosservate e la comunità locale, dopo averle lette sul quotidiano, ha risposto per le rime. E così il vescovo di Acerra è stato vittima di pesanti attacchi sui social da parte degli acerrani, imbufaliti per la presa di posizione dell’uomo di chiesa.
Tra i commenti più civili riportabili, sempre come scrive Il Mattino, si legge: "Voi siete la chiesa, perché non li fate dormire da voi?", "Perché il vescovo non li ospita nel suo appartamento?", "I preti dovrebbero dire messa ed occuparsi delle spiritualità delle persone, non fare comizi", "Anche la chiesa hai suoi interessi nel business dell'accoglienza".
Le parole del sindaco
Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha espresso la sua solidarietà al monsignore per gli insulti subiti. Nella nota diramata da primo cittadino (della giunta di centrosinistra), infatti, si legge: "Conosciamo la provenienza e il tipo di critiche subite, finalizzate sempre e solo a dividere e pronte a ripetersi allo stesso modo, ogni volta, contro qualsiasi provvedimento assunto anche dall'amministrazione comunale, tutti noi siamo preoccupati dei messaggi di violenza che vengono usati da più parti e che spingono alcuni cittadini allo scontro, all'intolleranza, Acerra crede nei valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'incontro fra culture.
E lo mette in pratica nel quotidiano, ogni giorno. Gli acerrani dicono no al razzismo, alla violenza e all'odio, e sono per il rispetto della dignità degli esseri umani e delle regole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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