L'Italia è ancora bianca: solo la Sicilia rimane in zona gialla

Scende il valore dell'Rt e migliora la situazione epidemiologica del Paese, dove solo la Sicilia continua a rimanere in zona gialla

L'Italia è ancora bianca: solo la Sicilia rimane in zona gialla

Tutta l'Italia continua a rimanere in zona bianca, fatta eccezione per la Sicilia che permane in zona gialla. Questa è la decisione assunta dopo il consueto monitoraggio dell'Iss. Dalle prime indicazioni si evince un miglioramento a livello nazionale, anche se a livello locale alcune Regioni vedono crescere il numero dei ricoverati.

La Sardegna riesce a mantenere ancora lo status di zona bianca nonostante abbia superato il limite dei ricoveri nelle terapie intensive, questo perché la soglia in area medica non è ancora stata oltrepassata. Una situazione simile la vive la Calabria, che al contrario della Sardegna ha superato il limite dei ricoveri in area medica ma riesce ancora a contenere il numero dei ricoverati in terapia intensiva al di sotto della soglia prevista per il passaggio in zona gialla. Per passare da una fascia a un'altra è necessario che tutti e tre gli indicatori (incidenza contagi su 100 mila abitanti, ricoveri in terapia intensiva e in area medica) superino le soglie indicate dalle più recenti linee guida. In Sicilia i contagi sono in calo ma i ricoveri sono ancora in aumento, il che mantiene le soglie ancora sopra il livello di guardia.

L'Italia sembra andare nella direzione opposta rispetto allo scorso anno, quando in questo stesso periodo il Paese iniziava a rivedere l'ombra delle chiusure con l'aumento dei casi. Rispetto alla settimana scorsa, infatti, le Regioni a rischio moderato sono scese da 17 a 3. Restano nella fascia media di rischio solo Lombardia, Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Un andamento confortante che emerge dalla bozza del report Iss, dal quale si evince che delle tre aree a rischio moderato, solo la provincia autonoma di Bolzano presenta caratteristiche di resilienza.

Calano anche i dati dei contagi associati alle catene, che passano dai 15.951 della scorsa settimana ai 13.546 dell'ultimo report. Scende anche l'Rt, che arriva a 0,92 allontanandosi dall'1. Sono ancora in leggero aumento i tassi di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche.

Inoltre, il report dell'Iss ha confermato che la variante Delta è ancora quella prevalente nel nostro Paese, così come nel resto dell'Unione europea: "Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".

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