L'Italia in pressing sulla Libia: "Recuperate i migranti in mare"

Il governo in contatto con la Guardia Costiera libica: "Metta in sicurezza le persone a bordo del barcone in avaria"

L'Italia in pressing sulla Libia: "Recuperate i migranti in mare"

Dopo il naufragio di un gommone con 117 migranti a bordo, un barcone ha lanciato un sos per i soccorsi trovandosi in avaria nel mezzo del Mediterraneo. La richiesta di aiuto, come abbiamo ricordato, è stata raccolta da Alarm Phone, una linea telefonica che si occupa di supportare i natanati in difficoltà in mare.


Barcone in avaria nel Mediterraneo

Alarm Phone ha subito puntato il dito contro la Libia accusandola di aver ignorato la richiesta partita dal barcone che rischia il naufragio: "Finora - si legge su Twitter - non abbiamo ricevuto alcuna reazione dalla guardia costiera di Tripoli". A questo punto è entrata in gioco la sala operativa di Roma che ha tentato di mettersi in contatto con le autorità di Tripoli. Ma finora senza risultati. In questo scenario è interevnuta anche la Sea Watch che fa parte di una ong tedesca. L'equipaggio ha comunicato che si trova a 15 ore di navigazione dal barcone in navaria e che si è già mosso per raggiungerlo.

Il pressing di Palazzo Chigi

Adesso però a chiarire meglio quanto sta succedendo è arrivata una nota di palazzo Chigi: "Dopo vari giorni di mare agitato i trafficanti di esseri umani hanno riapprofittato di questo weekend di mare calmo per agire nuovamente. Attualmente è ancora in mare un gommone con un centinaio di persone in acque territoriali libiche, a circa 60 miglia dalla terraferma. Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché effettui questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti che sono a bordo". Di fatto duqnue Roma chiede alla Libia di occuparsi del salvataggio dei migranti che si trovano a bordo dell'imbarcazione. Il governo dunque in queste ore è in pressing su Tripoli perché mandi la propria Guardia Costiera a recuperare i migranti.

Tra l'Italia e la Libia è dunque in corso una sorta di braccio di ferro per portare a termine l'operazione. Intanto, secondo quanto segnalato dai migranti che si trovano a bordo del barcone, la temperatura si sta abbassando e il tempo per il salvataggio dunque comincia a stringere...

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