Lodi, 9 richiedenti asilo pestano educatore e perdono l'accoglienza

Il racconto choc di Salvatore Polito, l'educatore del centro d'accoglienza picchiato da 9 stranieri dopo aver comunicato a 2 di loro che era stata respinta la domanda di richiesta d'asilo

Lodi, 9 richiedenti asilo pestano educatore e perdono l'accoglienza

Riceviamo e pubblichiamo:

Si chiede rettifica al detto articolo, con modalità e contenuti simili all'articolo stesso, posto che:
- nessuna aggressione è stata perpetrata ai danni dell'educatore
- il quale anzi è stato denunciato penalmente da ciascuno dei miei assistiti per falso ideologico in atto pubblico e diffamazione
- sono stati anche proposti ricorsi contro le revoche delle misure, sul presupposto dell'inesistenza di aggressioni e minacce.
Si ritiene necessaria la rettifica poichè, nonostante i nominativi dei miei assistiti non siano presenti nell'articolo, la comunità di
riferimento, Tavazzano con Villavesco, è agilmente in grado di identificarli e farsi una falsa idea sulla loro caratura morale, con
ogni possibile disdoro, anche fisico, ai loro danni (considerato anche il periodo storico intercorrente).

Arriva da Tavazzano (Lodi) la notizia dell'ennesima aggressione avvenuta fra le mura di un centro d'accoglienza. L'episodio si è verificato lo scorso 18 aprile, quando un gruppo di richiedenti asilo ha preso di mira un educatore, picchiato per il solo fatto di avere riferito loro un'informazione sgradita.

È lo stesso Salvatore Polito, dipendente della cooperativa "Azione Sociale", a descrivere a "Il Giorno" gli orribili istanti da lui vissuti. "Il problema è che questi ragazzi vanno a raccontare le loro storie davanti alle commissioni, ma poi i dinieghi della richiesta di asilo arrivano via pec ed il compito gravoso di dargliene comunicazione spetta a me. È per questo che sono stato aggredito. Ho comunicato a 2 dei 57 ospiti il respingimento della richiesta e loro mi hanno ritenuto responsabile".

Poco importava che ad essere pestato fosse uno degli operatori che fino a quel momento si era preso cura di loro, gli ospiti dell' ex hotel Napoleon – ora centro d'accoglienza – si sono accaniti come furie contro di lui. Sono stati in 9 a pestare Polito, poi salvato dal tempestivo intervento dei carabinieri. "Durante l’aggressione, avvenuta con sputi, calci, pugni, finché non mi hanno sollevato di peso e sbattuto fuori, ho avuto paura. Anche oggi tremo" , ha confessato l'educatore.

Dopo l'arrivo dei militari la situazione pare essersi calmata, ma ciò non ha evitato agli aggressori di subìre le conseguenze delle loro azioni. Venuto a conoscenza del gravissimo episodio, il prefetto di Lodi Marcello Cadorna ha deciso di revocare ai responsabili il diritto all'accoglienza. In seguito a questo provvedimento, 7 nigeriani e 2 maliani hanno quindi dovuto lasciare la struttura, perdendo di fatto non solo il diritto di soggiornare nel centro, ma anche il pocket money.

Una delibera che ha sconvolto l'educatore. "Ma mi è dispiaciuto vederli andare via. Erano ragazzi, tra i 20 e i 26 anni, che avevo formato, cresciuto, curato" spiega infatti Polito. "Sono deluso. Dal 2016 con gli ospiti del centro era nato un rapporto di amicizia: i ragazzi si erano integrati. Quasi tutti giocavano a pallone, tra loro o con persone della parrocchia.

Al mattino andavano a studiare al Cpia di Lodi, qualcuno aveva trovato un lavoretto, comunque erano tutti abbastanza integrati". Eppure, la scorsa settimana, è avvenuta la brutale aggressione. E ora i 9 stranieri, che non sono stati espulsi, si trovano in mezzo alla strada.

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