Giunto questa mattina nella Piana di Gioia Tauro per visitare la baraccopoli di San Ferdinando dopo l’incendio avvenuto nella notte di venerdì, l’ex sindaco di Riace Domenico Lucano ha rilasciato qualche dichiarazione in merito al tragico episodio dove ha perso la vita il nigeriano Moussa Ba.
“È evidente che qualcuno è responsabile di questa tragedia, forse lo siamo tutti. Ma bisogna dire in primo luogo che si tratta di una sconfitta per lo Stato”. Questa l’amara sentenza di Lucano, ad oggi ancora indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nonostante i suoi guai giudiziari, infatti, il sindaco dell’accoglienza è ancora intenzionato a battersi per i diritti degli stranieri presenti nel nostro Paese. Ecco il motivo della sua presenza nella tendopoli.
“Ho saputo della tragedia che ha portato alla morte di un ragazzo di 29 anni e non ho potuto fare a meno di venire qui. Perché io mi sento uno di loro” ha infatti spiegato, come riportato da “Repubblica”.
La situazione dell’area occupata di San Ferdinando è oramai divenuta un problema effettivo. Dopo l’utimo incidente, sale a 3 il numero di morti a causa di un incendio originatosi all’interno delle baracche. Questa volta a perdere la vita è stato un clandestino nigeriano, con alle spalle innumerevoli precedenti penali, giunto in Calabria dopo aver ricevuto un provvedimento di divieto di dimora dal gip del tribunale di Pisa.
Per Mimmo Lucano, tuttavia, la priorità resta quella di migliorare al più presto le condizioni degli stranieri che si sono rifugiati all’interno della tendopoli.
“Ogni volta che vengo qui, lo scenario che vedo è allucinante” ha affermato. “L’amarezza tuttavia si accompagna anche alla volontà di ovviare a questa situazione. Insieme a padre Alex Zanotelli, sindaci della zona, tanti volontari e organizzazioni, perché questa è una storia che ci riguarda tutti come cittadini calabresi, abbiamo lanciato un comitato per provare a superare questa situazione attraverso il recupero delle case vuote dei paesi vicini”. Ecco dunque la soluzione, donare le abitazioni abbandonate agli stranieri, che potranno quindi lasciare il degrado delle baracche per andare a vivere in luoghi più confortevoli.
Gli edifici, lasciati sfitti o più semplicemente rimasti senza legittimi proprietari, potranno essere ristrutturati e resi di nuovo abitabili.Un progetto non da poco, ma Lucano sembra sicuro della riuscita. “Non ci vuole nulla per fare questo, basta la volontà politica”.
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