C'è un fermato per l'omicidio di Chiara Corrado, la 40enne originaria di Pisa il cui cadavere è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione in una roulotte abbandonata in un campo a Torre del Lago (Lucca). I militari hanno tratto in arresto a San Nicola Arcella (Cosenza) il 46enne Graziano Zangari, di professione operaio edile. L'uomo è stato trasferito nel carcere di Paola, in provincia di Cosenza. Nel corso dell'interrogatorio con il pm calabrese, Zangari avrebbe fatto alcune confessioni. Sembra che l'omicidio risalga alla scorsa estate, forse tra la fine di luglio e gli inizi di agosto 2019.
Lucca, donna trovata morta in roulotte: arrestato il compagno
Il suo nome era Chiara Corrado, aveva 40 anni ed era originaria di Pisa. Il cadavere della donna, oramai decomposto, è stato rinvenuto avvolto in un telo di plastica dai carabinieri. Il macabro ritrovamento è avvenuto in una roulotte abbandonata in un campo a Torre del Lago, a pochi chilometri da Viareggio. Il corpo era lì da mesi, nessuno aveva mai cercato Chiara. Secondo il medico legale, l'omicidio sarebbe avvenuto nel corso dell'estate 2019 con un violento colpo alla testa. Graziano Zangari, un 46enne residente in provincia di Cosenza, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Secondo quanto riferito da chi conosceva la coppia, pare che i due avessero un rapporto da tempo conflittuale. Chiara Corrado è l'ultima vittima di femminicidio nel nostro paese.
Sembra che in Italia il numero di reati commessi nei confronti delle donne non sia affatto in via di diminuzione. A parlare sono i dati elaborati dalla polizia: 88 vittime al giorno tra violenze sessuali, stalking, maltrattamenti e percosse. Lo scorso marzo, secondo le statistiche, si è registrata una vittima di violenza ogni 15 minuti. Delitti e misfatti che avvengono in maniera del tutto indipendente dalla classe socio-culturale e della situazione economica vigente nel contesto familiare e/o relazionale. Tra le costanti c'è quella in cui vittima e carnefice si conoscano bene. Nell'82% dei casi l'aguzzino non bussa, ma entra ed agisce liberamente in quanto è in possesso delle chiavi di casa. Sempre secondo i dati resi noti dalle forze dell'ordine, l'80,2% delle vittime è di origine italiana, 74% sono invece gli autori italiani delle violenze.
Fortunatamente, la ricerca indica anche un risvolto che fa ben sperare: in aumento c'è la consapevolezza da parte delle donne. Se c'è la cultura in questo ambito, aumenta di conseguenza la determinazione da parte delle vittime a sporgere denuncia nei confronti dei loro aguzzini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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