Lucca, vittima delle multe e dello Stato costretto a chiudere tutte le sue attività

Multe, controlli e avvocati da pagare. Così un imprenditore è costretto a chiudere per colpa dello Stato. Ora 17 persone resteranno senza lavoro

Lucca, vittima delle multe e dello Stato costretto a chiudere tutte le sue attività

Lui è Beppe Melis, un impreditore, proprietario di diverse attività nel centro storico di Lucca. Ora quei luoghi che per anni hanno accompagnato la quotidianità dei suoi concittadini non ci saranno più. Saranno chiusi. Il motivo? Troppe multe. Troppi conti da pagare.

"Per colpe delle multe chiudo tutto"

A Lucca hanno letto tutti le sue parole: quelle di un uomo che per anni ha sfamato le famiglie dei suoi lavoratori e la sua. E ora per colpa dei troppi controlli e delle multe dello Stato è costretto a chiudere le sue storiche attività. In un post sul celebre social network di Zuckerberg confida il rammarico di questa scelta e i motivi che lo hanno portato a prenderla.

Così scrive su Facebook: "Dall' 8 giugno 2012 al 2 giugno 2016 ho ricevuto 6 controlli Asl con relativi 11.000 euro di prescrizioni, due accertamenti dell’Agenzia delle entrate con 50.000 euro di multa annullate poi dal giudice al patteggiamento perchè il fatto non sussisteva. Mi è costato di avvocati 5.100 euro, tre giorni di chiusura attività ad agosto per un regolamento sbagliato poi annullato dal Tar che mi è costato di avvocati 5.500 euro, un controllo Asl su esposto anonimo, quattro esposti per la canna fumaria autorizzata da Comune e ispettorato del lavoro, due capitaneria di porto per controllo pesce, due volte la finanza, una volta la tributaria, tre volte Sistema Ambiente con multe per oltre 500 euro. Nell'ultima settimana: venerdì scorso ispettorato del lavoro, ieri la capitaneria di porto e guardia di finanza, oggi tre ispettori dell'Asl. E con molto rammarico che oggi non per la crisi ma perchè mi sono rotto ho deciso di chiudere la mia azienda. 17 dipendenti si troveranno senza lavoro.

Qualcuno forse aprirà una bottiglia di bollicine per festeggiare".

Il quotidiano Tirreno, che riporta le sue parole, a provato a contattaro. Ma Melis non vuole aggiungere nient'altro. Silenzio stampa. Tutte le multe, i controlli e gli avvocati hanno già parlato per lui.

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