La città e la luce, premiati i videomakers under 30

Consegnati al teatro La Fenice di Venezia i riconoscimenti ai migliori autori dei video che hanno partecipato al concorso di Aidi "Riprenditi la città, riprenditi la luce". Oltre 150 cortometraggi hanno svelato in modo originale e creativo come i giovani vedono la luce urbana

La città e la luce, premiati i videomakers under 30

La luce come fonte di vita e di creatività, vista e interpretata dai giovani, incubatore di idee e di letture non banali che si traduce in 155 video, oltre duecento iscrizioni al canale you tube, 31mila visualizzazioni, ovvero i numeri della prima edizione del concorso video nazionale Riprenditi la città, Riprendi la Luce organizzato da Aidi, l’Associazione italiana di illuminazione concluso con la cerimonia di premiazione dei vincitori che si è svolta al Teatro La Fenice, a Venezia.

Cinque gli under 30 premiati tra i 25 video finalisti. Per la categoria “Luoghi del movimento” con il video La luce degli uomini ha vinto Gabriele Scarcelli, 24 anni di Trani. Per “Luoghi del tempo libero”,  Click the night di Alvise Facchinetti, 29 anni di Venezia. Per “Luoghi della cultura”, Lighteart di Francesco Maria Conti, 23 anni di Alatri (Frosinone). Contrast di Riccardo Bartali, 24 anni di Volterra è stato selezionato come il “video più originale” e il premio speciale della giuria è andato a La mia city di Daniele Del Miglio, 23 anni, di Milano. Tutti i vincitori hanno ottenuto oltre a una somma in denaro anche una borsa di studio per corsi e master organizzati dallo Ied -Istituto europeo di design.

I premi sono stati consegnati dai rappresentanti dei main sponsor del concorso: Pio Nahum, direttore marketing di Clay Paky, Barbara Serafini, direttore marketing di Enel Sole, Dante Cariboni, presidente di Cariboni Group, Alessandro Visentin, direttore della divisione Pubblica Illuminazione di Gemmo e da Raffaele Bonardi, amministratore delegato di Covedi Scarl, award supporter dell’evento. Sponsor dell’iniziativa anche iGuzzini e Performance in Lighting.

Gli under 30 hanno risposto con entusiasmo e con molti video di qualità che hanno svelato come vedono la luce e che cosa evoca in loro. Quello che ammirano e non ammirano. Uno sguardo giovane che in 60 secondi ha costruito l'originale “palinsesto” dei loro sogni e speranze, dell’immagine delle nostre città, quello che occhi e mente guardano e ci comunicano. I video sono arrivati da tutta Italia e non solo perché diversi videomakers hanno ripreso città di altri Paesi e alcuni sono stati realizzati da ragazzi stranieri che vivono o lavorano in Italia.

La luce è stata vista in diverse accezioni e declinazioni secondo ricostruzioni originali e creative e spesso come fonte che ispira varie forme di arte: dalla danza alla musica, dal cinema al teatro. E' emersa come simbolo di vita, elemento che dà speranza, induce gioia e accende le passioni, fa nascere storie di amore e di amicizia. Quel tocco magico che rende unica e affascinante una città di notte e aiuta a viverla in tutte le sue dimensioni, ne disegna la fisionomia, ne esalta cultura e tradizioni, contribuisce anche a rendere la città più accoglienteLa luce muove tutto è il titolo di un video. La luce è come le falene che si aggregano alle fonti luminose sono alcune delle parole che ne descrivono un altro. Per qualche ragazzo la luce è un faro, un cenno di positività in un mondo fatto di incubi, antidoto a una società fatta di incertezze e paure. E la luce è stata interpretata anche come un modo per acquisire coscienza sociale e consapevolezza su questioni importanti come i senza tetto e le violenze che spesso si perpetrano anche perché molte aree non sono bene illuminate. Il concorso, ttraverso le immagini e le parole dei giovani, rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche perché un luogo illuminato è soprattutto un luogo più sicuro.

I filmati sono stati valutati da una giuria formata da esponenti del mondo della cultura: Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Margherita Suss, lighting designer e responsabile del concorso per Aidi, Gaetano Capizzi, direttore del festival Cinemambiente di Torino; Maurizio Melis, giornalista di Radio 24; Paolo Castagna, scenografo e regista teatrale, Davide Sgalippa, video & interaction designer e coordinatore del Corso di Video Design – Ied Milano e da tre giovani professionisti ligthing designers: Helena Gentili, Alberto Carone e Francesco Marelli.

“Ringrazio sponsor, partner del concorso e giurati – dice Gianni Drisaldi, presidente di Aidi, associazione culturale no-profit nata nel 1958 - perché questa iniziativa rientra fra i nostri obiettivi più importanti, fra i quali quello della diffusione della cultura della luce per migliorare la qualità della nostra vita senza trascurare il tema del risparmio energetico. Illuminiamo meglio e consumiamo di meno è il messaggio che cerchiamo di veicolare anche attraverso molte delle nostre iniziative, soprattutto per evitare che di questo tema si parli in modo troppo superficiale, come purtroppo spesso avviene nel nostro Paese. Con il concorso abbiamo voluto predisporre uno strumento di comunicazione immediato, capace di raggiungere i giovani in modo empatico, stando molto attenti anche al valore dei contenuti che sono stati veicolati principalmente dalle università e dai centri di formazione che hanno accettato con entusiasmo di collaborare al progetto e di promuoverlo all’interno delle loro sedi, arricchendolo anche con premi che prevedono percorsi di formazione culturale”.

Al Teatro La Fenice non solo video e immagini ma anche musica e parole per celebrare la luce e i vincitori del concorso. Intermezzi musicali tratti dalla musica di Mozart sono stati eseguiti da Roberto Baraldi, primo violino e Alfredo Zamarra prima viola dell’Orchestra del Teatro La Fenice. L’attrice Rosanna Sparapano accompagnata da Paolo Castagna hanno recitato testi ispirati alla luce, da Goethe al futurista Marinetti.

All'evento, oltre ai rappresentanti di associazioni del mondo della luce italiana e internazionale, hanno partecipato esponenti delle Istituzioni come Alessandro Maggioni, assessore ai lavori pubblici e patrimonio del Comune di Venezia e del mondo delle Formazione come Arturo Dell’Acqua Bellavitis preside della scuola di design del Politecnico di Milano e presidente della Fondazione Museo del design Triennale e Igor Zanti, direttore dello Ied di Venezia.

La rassegna di cortometraggi è stata promossa e organizzata da Aidi con il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico, l’Anci, l’Enea, il Museo del Cinema, il Consiglio nazionale degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori, i comuni di Milano, Torino e Venezia, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Accademia di Brera, lo Ied- Istituto europeo di design e l’università degli studi Roma 3.

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