L'ultima crociata dell'Anpi "No alla piazza per Almirante"

A Ladispoli una piazza in ricordo di Giorgio Almirante. Ma l'Anpi insorge: "L'esaltazione di idee e azioni di stampo nazifascista siano perseguite a norma di legge"

L'ultima crociata dell'Anpi "No alla piazza per Almirante"

L'ultima crociata dell'Anpi e della sinistra si riversa contro Giorgio Almirante. I partigiani (e Fratoianni) non vedono di buon occhio l'intitolazione di una via all'ex leader del Movimento Sociale Italiano.

La cerimonia dovrebbe tenersi a Ladispoli, dove il Comune ha deciso di ricordare il politico della destra italiana dedicandogli una strada cittadina. Per l'Anpi si tratta di una "provocazione", perché è "inaudito" intitolare una piazza "a tale individuo" soprattutto farlo nel "giorno della ricorrenza dell'eccidio delle Fosse Ardeatine".

"Il 24 marzo del 1944 i nazisti di Kappler, anche grazie alla fattiva collaborazione di elementi di spicco della repubblica di Salò, trucidarono 335 persone innocenti come criminale rappresaglia al 'legittimo atto di guerra' subito in Via Rasella - dice l'Anpi in una nota - Giorgio Almirante era personaggio non secondario della repubblica saloina, fascista e razzista mai pentito". Per l'associazione dei partigiani la cerimonia ideata a Ladispoli vorrebbe "sottolineare la continuità con tali retaggi e a rivendicare la giustezza di tale atrocità".

Per questo la sezione locale dell'Anpi e quella provinciale di Roma fanno "appello alle Istituzioni" affinché "non sia permessa tale scellerata inaugurazione". "L'Anpi chiede che l'esaltazione di idee e azioni di stampo nazifascista - prosegue il testo - siano perseguite a norma delle leggi Scelba e Mancino.

E chiama la cittadinanza alla mobilitazione perchè il fascismo, il nazismo, il razzismo non trovino più albergo e legittimazione nella vita della Repubblica, nata con la Resistenza e la Guerra di Liberazione, come sancito dalla Costituzione scritta col sangue dei Martiri".

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