Macerata, coppia di bulli a processo: botte e minacce a ragazzo gay

Dopo un iniziale periodo di paura, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare. Accusati di percosse e minacce in concorso, due 21enni finiscono in tribunale

Macerata, coppia di bulli a processo: botte e minacce a ragazzo gay

Finiranno a processo due 21enni di Tolentino (Macerata), accusati dei reati di percosse e minacce in concorso commessi nei confronti di un ragazzo omosessuale, allora minorenne.

È stata la vittima dell’aggressione a trovare il coraggio di denunciare quanto gli era accaduto, rivolgendosi alle autorità locali.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio risale alla sera del 31 ottobre 2018. Il ragazzo era salito su una navetta diretta a San Severino (Macerata) per recarsi insieme ad alcuni amici ad una festa organizzata dalla scuola, quando si è imbattuto nei due bulli, poco più grandi di lui. “Non appena saliti sulla navetta, mi sono accorto che alcuni ragazzi, alla mia vista, hanno iniziato a ridacchiare e ad insultarmi pesantemente chiamandomi “fr...’’ e rivolgendomi altri epiteti del genere” ha raccontato il giovane, come riportato da “Il Resto del Carlino”. Dopo averlo pesantemente insultato sul proprio orientamento sessuale e sul modo di vestire, i due ragazzi sono quindi passati alla violenza fisica vera e propria. “Giunti a San Severino, ci siamo incamminati verso l’ingresso del locale in cui si teneva la festa e improvvisamente ho ricevuto un calcio da un ragazzo. Gli ho chiesto spiegazioni sul suo gesto e, senza neanche avere il tempo di sentire la risposta, si è scagliato contro di me un suo amico. Mi ha spinto facendomi cadere”.

Non sarebbe stata la prima volta che i due decidevano di prendere di mira il ragazzo più giovane. Secondo quanto riferito dalla vittima, i bulli lo avrebbero insultato anche in altre precedenti occasioni, minacciando di pestarlo. “Non era la prima volta che mi insultavano prendendomi in giro. Ho cercato sempre di sopportare i loro atteggiamenti prevaricatori e aggressivi, facendo finta di nulla, ma quella sera sono andati oltre gli insulti.

Un’aggressione che ha pesantemente scosso il ragazzo. Terrorizzato all’idea di incappare di nuovo nei suoi aguzzini, per un lungo periodo non è più riuscito ad uscire di casa per incontrarsi con gli amici. Poi, la svolta. E la decisione di denunciare tutto ai carabinieri.

Assistito dall’avvocato Lolita Felicetti, il giovane, ora 18enne, ha fatto sapere che parteciperà al processo.

Le prime udienze, che vedranno i bulli alla sbarra, sono state fissate per l’8 aprile ed il 9 di maggio.

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