La madre di Elena Aubry: "Grillo, non scherzare sulle buche di Roma: mia figlia ci è morta"

L'appello disperato della mamma della giovane morta a maggio per una caduta in moto sull'Ostiense: "Segnalate le buche con la vernice spray"

Elena Aubry con la madre
Elena Aubry con la madre

Evidenziare le buche delle strade con una bomboletta spray: l'idea è semplice ma funziona. E può salvare delle vite.

L'appello arriva da Graziella Viviano, la madre di Elena Aubry, la ragazza romana morta a 26 anni a Roma lo scorso 7 maggio dopo una caduta in moto su via Ostiense. Non ci furono scontri con altri veicoli e la moto di Elena sarebbe stata in perfette condizioni: il principale indiziato per quella morte assurda è lo stato dell'asfalto, molto probabilmente inadeguato.

Ora la mamma di Elena ha deciso di lanciare un appello via Facebook, chiedendo ai cittadini romani di segnalare le buche con la vernice per renderle più evidenti a chi sopraggiunge a forte velocità e rischia anche cadute che possono essere mortali.

"Se solo i nostri amministratori volessero ascoltare... chiedi lassù, che si faccia il miracolo, che qualcuno gli apra le menti e il cuore. Se solo un cuore generoso avesse evidenziato le "tue" buche in quella maledetta strada, adesso tu saresti qui con me", è l'appello lanciato ieri in una disperata lettera alla figlia.

In mezzo a tanto dolore, però, almeno una buona notizia c'è: una strada delle tante costellate di buche è stata riparata anche grazie alla pressione mediatica generata dalla lettera-appello della madre di Elena.

La sua lettera è in parte anche una risposta a Beppe Grillo che per difendere l'operato dell'amministrazione pentastellata di Virginia Raggi ha platealmente affermato che a Roma "non si vedono buche" (registrando però il video sull'autostrada A24).

Parlando al Corriere la signora Viviano ha giustamente ricordato come quello delle buche sia un problema assai serio: "Su certe cose non si può scherzare, la morte di mia figlia merita rispetto. Mia figlia aveva tutto quello che serve a un motociclista per non morire, ma su quella strada c’è tutto quello che può uccidere un motociclista."

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