Mafia, la dia di Catania confisca 10 milioni di beni ​alla famiglia Ercolano

La Corte di Cassazione ha confermato definitivamente il sequestro del patrimonio di Vicenzo Ercolano e delle quote di una sua società

Mafia, la dia di Catania confisca 10 milioni di beni ​alla famiglia Ercolano

La Dia di Catania ha confiscato 10 milioni di euro agli Ercolano, storica famiglia catanese di Cosa Nostra. Il provvedimento definitivo arriva dopo la decisione della Corte di Cassazione, che ha disposto la confisca del patrimonio di Vincenzo Enrico Ercolano.

La decisione è il risultato di diverse indagini, in particolare delle operazioni "Sud Pontino" del 2006 e "Caronte" del 2014, grazie alle quali venne smantellata un'organizzazione criminale che aveva come centro d'interesse il mercato ortofrutticolo di Fondi, gestito e controllato per conto della mafia.

Le indagini si erano concentrate sui vertici dei clan dei Casalesi e dei Mallardo di Giuliano, alleati con la famiglia Ercolano. Durante le operazioni, i carabinieri hanno scoperto che Vincenzo Ercolano gestiva l'attività amministrativa della società Geotrans Srl e di altre ditte, che venivano usate per recuperare il patrimonio e i clienti della Geotrans, finita sotto sequestro. La società, secondo quanto riporta AdnKronos, era il frutto delle attività criminali della famiglia mafiosa, che impediva agli imprenditori di quel settore di operare liberamente, imponendo tariffe e condizionando il libero mercato.

Con il sequestro, il 100% delle quote della società e il patrimonio aziendale finiscono nelle casse dello Stato.

Inoltre, per Vincenzo Ercolano è stata disposta la misuta preventiva di obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni, oltre al versamento di 20mila euro, a titolo di cauzione.

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