Prosegue l'emergenza maltempo, con le perturbazioni più forti che si spostano verso il centro-sud. La situazione migliora leggermente al nord: i maggiori disagi si segnalano nel Triveneto. In Tirolo due persone sono morte sotto le valanghe, mentre quasi tutti i passi alpini della zona sono stati chiusi. Nella zona di Dobbiaco la neve ha causato problemi alle linee dell'alta tensione che approvvigiona l'alto Veneto.
Problemi anche a Cortina, dove la neve non cessa di cadere, provocando black-out elettrici e preoccupazioni per la tenuta dei tetti. "Fin dalle undici di ieri sera i mezzi comunali hanno iniziato a pulire le strade per garantire la viabilità. Questa sera, compatibilmente con la nevicata, cercheremo di liberare anche alcuni parcheggi. Intanto" spiega il Vicesindaco Enrico Pompanin "la circolazione interna, sebbene la continua nevicata riduca l'ampiezza del tracciato stradale, è abbastanza scorrevole seppur con catene e gomme da neve: condizioni legate ad una precipitazione nevosa eccezionale. Chiuse le scuole e sospeso il trasporto pubblico anche sabato." Tra Venezia e Trieste è stata bloccata la circolazione dei treni per l'esondazione di un corso d'acqua a Portogruaro. È stato attivato un servizio sostitutivo con autobus, mentre i convogli ferroviari a lunga percorrenza sono deviati verso Udine. I ritardi sono stimati in un'ora.
Nel Modenese, pesantemente colpito dalle alluvioni nei giorni scorsi, il livello del fiume Secchia è tornato sotto controllo, e l'acqua continua a defluire regolarmente. Migliora la situazione in Toscana, dove è stata riattivata la linea ferroviaria Cecina-Saline di Volterra.
Dopo la paura di ieri, il livello dell'Arno cala lentamente, e nelle province di Pisa e Prato si contano i danni delle inondazioni, la situazione resta piuttosto critica a Roma, dove nonostante la leggera diminuzione della pioggia i disagi rimangono comunque pesanti. Nella zona di Piana del Sole le ruspe sono al lavoro per praticare delle vie di fuga verso il Tevere per i corsi d'acqua minori: le strade sono tuttora sommersa da 10cm d'acqua. Nella capitale il Tevere è esondato leggermente nei pressi di Ponte Milvio, dove i flutti sono arrivati a lambire la pista ciclabile, che però è ben al di sotto del livello della strada. Ad ogni modo la Protezione Civile fa sapere che il livello del fiume (12,55 metri) non è ancora vicino alla soglia di allarme, stimata intorno ai 14-15 metri. Verso metà mattina la pioggia ha dato una tregua; la linea B della metropolitana si è fermata per un'ora, ma poi il servizio è ripreso regolarmente. Alla stazione di Fidene, nella periferia nord della città, uno smottamento ha bloccato un treno, ma sul posto sono già intervenuti i Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine.
In Ciociaria è esondato il fiume Liri, nel Frusinate, dove ormai non si contano le frane e i muri crollati. La Protezione Civile segue comunque l'evolversi della situazione di ora in ora, e lo stato di allerta è sempre in vigore.
Nebbia, pioggia e forti disagi in Calabria: a Catanzaro e Crotone le scuole sono state chiuse, e tutta la zona ionica rimane sorvegliata speciale. Nel golfo di Napoli i collegamenti con le isole, sospesi nella giornata di ieri, proseguono a singhiozzo.
Sull'emergenza del maltempo si sono pronunciati oggi sia Confedilizia, che ha sottolineato la necessità di ripensare la difesa idrogeologica, sia la Coldiretti, che ha richiesto di avviare le pratiche per dichiarare lo stato di calamità.
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