La mamma di una delle baby squillo dei Parioli: "Spaccia ma stai attenta"

La più giovane delle ragazzine insiste: "Mia madre non sapeva che mi prostituivo ma solo della droga". Ma i pm non le credono e la donna resta in carcere

La mamma di una delle baby squillo dei Parioli: "Spaccia ma stai attenta"

Ricordate le due giovani baby squillo dei Parioli? Lo scorso mese di dicembre la più giovane delle due è stata nuovamente sentita dai magistrati che indagano sul caso, che ha portato sino ad ora all'arresto di cinque persone, tra cui la madre della ragazza. "Non se lo merita proprio mia madre di stare là - ha detto Agnese tra le lacrime - Non se lo merita... È là da due mesi...Come fate voi a capire? Non ci siete passate". Come scrive il Messaggero i pm hanno tentato di metterla alle strette, per cercare di capire se fosse vero, o meno, che è stata la mamma a spingerla nel giro della prostituzione. Lei però, trattenendo a stento le lacrime, ha difeso la donna. Anzi, ha tenuto a precisare: "Se mia madre pure lo sapeva io l’avrei detto, tanto ormai sto in comunità... Cioè ormai ho perso tutto, ma che mi frega. Se mia madre c’entrava qualcosa io lo dicevo, ma non c’entra, è la verità". Ed ha aggiunto: "Mi ricordo ancora la sua faccia quando sono venuti i carabinieri. Lei non sapeva niente della prostituzione". Sua madre era in difficoltà economica e lei le girava i soldi, buona parte dei soldi che giadagnava vendendosi: "Per un periodo gli (sic) ho dato cento euro al giorno, ma lei non sapeva nulla della mia attività. Dopo gli ho detto che spacciavo".

Per Agnese sarebbe stato molto peggio se la madre avesse saputo della prostituzione anziché dello spaccio di droga: "Mi rendo conto che è grave, ma come ho detto prima è strano, cioè... è normale che uno pensa così... ovviamente pure lei pensava che era grave, poi però ci si abitua a tutto". La pm Maria Monteleone la incalza: "No, non è così". Lei risponde: "Sì, sì lo so, lo so, perché comunque l’ho vissuta ’sta cosa e lei ci stava male pure per ’sto fatto, pure quando gli davo i soldi, cioè non è che era felice..". Insomma la madre della ragazza, stando al racconto di sua figlia, sapeva solo della droga: "Sapeva che là incontravo i clienti a cui fornivo cocaina. Stai attenta a sti clienti, mi diceva". I pm però non hanno creduto fino in fondo a questa versione. Tanto che la donna è rimasta in carcere, a Rebibbia.

"Glielo avevo promesso che andavo solo a spacciare - spiega ancora la ragazza - cioè non è normale me ne rendo conto, però glielo avevo promesso". La mamma dal canto suo era stata molto chiara: "O ti organizzi o ti ritiro da scuola", era stato il monito. E dopo che le hanno fatto ascoltare le intercettazioni telefoniche la ragazza ha fornito la sua versione dei fatti: "Mi ha detto questo perché visto che io non stavo andando a scuola in questo periodo, non ci stavo più andà... perché dicevo così la mattina mi avvantaggio, vado là da Mimmi (ai Parioli) a cominciare dalla mattina... Però va be' questa è stata una scelta mia e della mia amica, mia madre non c'entrava niente".

Nell'interrogatorio cui è stata sottoposto, alla presenza anche di una psicologa, la ragazzina ha raccontato le sue giornate da baby squillo.

Niente o poca scuola, serate in discoteca e vacanze a Ponza "solo per divertimento" con la coca portata dall'amica. Una brutta storia di degrado come forse, purtroppo, ce ne sono molte altre nel Paese. Per ora, oltre alla mamma della baby squillo, anche gli altri indagati restano dietro le sbarre.

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