Mamma costringe figli di 3 e 5 anni a mangiare feci del cane

Una "mamma-mostro" dell'Oklahoma costringeva i suoi figli, di 3 e 5 anni, a mangiare le feci del cane. Condannata a 7 anni, è riuscita ad evitare la galera con un patteggiamento della pena

Mamma costringe figli di 3 e 5 anni a mangiare feci del cane
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Una madre che ha costretto i suoi figli a mangiare le feci del cane, ha evitato la prigione.

Sembra un racconto tragicamente surreale quello che è stato riportato sulle pagine del Mirror appena qualche giorno fa, eppure si tratta di una true story, una storia vera. Così, Mary Elizabeth Moore, 34 anni, ha sfangato il carcere nonostante si sia macchiata di uno dei reati più terribili ascrivibili ad un genitore: il maltrattamento di minori. Sì perché "la mamma-mostro", così come la definisce il tabloid inglese, ha ben pensato di sfamare i propri figli, di 3 e 5 anni, con le feci del suo adorato cane. Difficile a credersi ma è tutto documentato agli atti.

Quando la donna è stata arrestata, nella sua casa di Miami, in Oklahoma, i due fratellini erano talmente deperiti da necessitare un trasporto d'emergenza presso il più vicino ospedale per essere intubati. Secondo il rapporto del tribunale, infatti, la bambina di 5 anni pesava circa 11,8 kg mentre il maschietto di 3 soltanto 8 kg. Hanno davvero rischiato di morire.

La rivelazione choc è stata fatta proprio dalla femminuccia che, dopo l'allontanamento da casa, avrebbe confessato agli operatori del Dipartimento di Servizi Umani l'atroce supplizio cui era costretta ad ogni pasto: ingerire escrementi animali. Gli accertamenti medici a cui sono stati sottoposti i due fratellini hanno provato la presenza di ossiuri parassiti nell'intestino, ovvero, di batteri contraibili esclusivamente a seguito dell'assunzione di feci canine. Dunque, la bambina non aveva mentito.

Per questo motivo, lo scorso venerdì, Mary Elizabeth Moore è stata condannata a 7 anni di carcere ma, mediante la sospensione della pena, è riuscita ad evitare la galera. La donna avrebbe fatto un appello No Contest (nessuna contestazione) per garantirsi, almeno temporaneamente, lo stato di libertà. Secondo il diritto penale dell'Oklahoma, quando un imputato discute l'ammissibilità del motivo di impugnazione, riesce a mantenere lo stato di innocenza pur ammettendo che vi sono prove sufficienti per una condanna severa. In buona sostanza, non ammette la colpevolezza ma riconosce la sussistenza di un reato.

"È il caso di abbandono infantile peggiore che abbia mai visto – ha riferito il sottosegretario della contea del Delaware, Tracy Shaw ai microfoni di News 4 – Se qualcuno non lo avesse segnalato, dai registri dell’ospedale e secondo l’esperto di abusi sui minori che li hanno esaminati a Tulsa, si evince che

probabilmente sarebbero morti”.

Nell'attesa che si compia il giudizio, i due fratellini restano ricoverati in ospedale. Le loro condizioni sarebbero ancora molto critiche e continuerebbero ad essere alimentati mediante sondino nasale.

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