Marò, Giulio Terzi di Sant'Agata: "Li hanno interrogati con la forza, ecco le prove dell'abuso indiano"

L'ex ministro degli Esteri che segue da vicino l'arbitrato rivela un retsroscena sul trattamento che i nostri marò hanno ricevuto in India

Marò, Giulio Terzi di Sant'Agata: "Li hanno interrogati con la forza, ecco le prove dell'abuso indiano"

Il 24 agosto arriverà la sentenza sull'arbitrato sui Marò. Dopo le udienze in cui Italia e India chiederanno al Tribunale del Mare di decidere se trasefrire o meno i fucilieri di Marina in un Paese terzo, la vicenda marò dovrebbe giungere ad un punto di svolta. Ma l'ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata che segue da vicino l'arbitrato rivela un retsroscena sul trattamento che i nostri marò hanno ricevuto in India. "Li hanno interrogati con la forza, ecco le prove dell'abuso indiano". Una frase che alza il velo su come sono stati trattati i nostri fucilieri durante la prigionia in India e subito dopo la morte dei pescatori indiani.

"C’è stata coercizione e uso della forza. Lo ha spiegato bene l’avvocato inglese Bethlehem leggendo gli stessi rapporti indiani». Quali? "Quelli del pilota dell’aereo Dornier (che sorvolava la petroliera Enrica Lexie, ndr), degli ufficiali sulle navi indiane e il rapporto stilato dall’ufficiale che comandava i poliziotti saliti a bordo. Ha dichiarato di aver tenuto sotto pressione i militari italiani che non volevano rispondere. Ha ammesso di aver preteso che accettassero l’interrogatorio. Sono parole che fanno giustizia di molta confusione", ha affermato Terzi di Sant'Agata. Poi l'ex ministro ha parlato delle mosse dell'Italia nell'arbitrato: "Era la prima carta da giocare e non l’ultima. Si è data la sensazione che l’abbiamo scelta, perché non era rimasto nient’altro. Le udienze di Amburgo hanno dimostrato che questa controversia doveva essere gestita in altro modo fin dall’inizio". Poi la profezia su come si concluderà la vicenda: "Il 24 i giudici di Amburgo dovrebbero decidere sulle misure cautelari (l’affidamento dei marò a un Paese terzo, ndr). Ho fiducia che non terranno in considerazione un diniego di competenza, come chiede l’India.

Fra i comportamenti sconcertanti Lord Bethlehem indica anche la violazione dei diritti del nostro ambasciatore a Nuova Delhi. È il sancta sanctorum dei rapporti internazionali. Non è successo nulla di simile neppure durante la Seconda guerra mondiale".

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