Marcia indietro sull'addio alle monete da 1 e 2 centesimi d'euro

A decidere deve essere l'Europa e per la Zecca non ci sarebbe alcun vantaggio

Marcia indietro sull'addio alle monete da 1 e 2 centesimi d'euro

Qualcuno aveva già esultato, pensando a una svolta che avrebbe eliminato un volta per tutte le monete da 1 e 2 centesimi di euro, preoccupati dei possibili "giochetti" sui prezzi, ma tutto sommato rincuorato dalla proposta, contenuta nella Manovra, di togliersi per sempre dalla circolazione.

Una felicità che è durata pochi mesi, perché ora arriva l'altolà, in virtù del fatto che sulle monete che finiscono nelle nostre tasche l'Italia non può decidere in autonomia e che non ci sarebbe quel risparmio che chi aveva voluto l'emendamento pensava.

Sospendere il conio di 1 e 2 centesimi avrebbe significato per la Zecca - ricorda La Stampa - stampare quantità maggiori di monete da 5.

E pure se si fosse andati avanti per questa strada, nessun negoziante avrebbe potuto rifiutare i "centesimini". Non solo ai turisti non si potrebbe dire "no", ma sulla circolazione degli euro, di qualsiasi taglio, a decidere deve essere il Consiglio europeo.

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