Marocchino pregiudicato inseguito per chilometri: fermato a Milano

È stato inseguito per 30 km un pluripregiudicato marocchino dopo che aveva saltato un posto di blocco ad alta velocità

Marocchino pregiudicato inseguito per chilometri: fermato a Milano

L'uomo, un pluripregiudicato marocchino, è stato inseguito per 30 km a Milano dopo che non aveva rispettato il comando di stop da parte degli uomini dell'Arma.

I Carabinieri stavano effettuando dei controlli sulla strada Vigevanese a Milano quando hanno intimato ad una Bmw nera di fermarsi. I due a bordo del veicolo, invece di eseguire la manovra di fermata, hanno accelerato tentando un disperato tentativo di fuga. Il rocambolesco inseguimento è durato per 30 km, dalla Vigevanese fino a via Chiesa Rossa dove alla Bmw è esplosa una ruota in seguito all'urto contro un marciapiede.

A bordo dell'auto c'erano due persone, uno era Mohamed Halil mentre l'altro ha fatto perdere le sue tracce fuggendo a piedi dopo che la macchina si è fermata. Il marocchino fermato aveva in tasca 1.200 euro riferisce Repubblica, ha dei precedenti penali che pendono sulla sua testa tra cui un'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e un tentato omicidio di un poliziotto che aveva tentato di investire a Bollate.

L'episodio è avvenuto intorno alle 17:30 di ieri pomeriggio, i Carabinieri del nucleo Radiomobile di Corsico hanno dovuto inseguire la macchina per 30 km cercando di tenere in sicurezza anche gli altri automobilisti. L'inseguimento si è risolto nel migliore dei modi, nonostante il guidatore dell'auto abbia fatto perdere le sue tracce fuggendo successivamente all'esplosione della ruota della sua macchina.

La Bmw 320 aveva provato a speronare più volte i militari che si erano tuffati all'inseguimento, senza riuscirci. Gli uomini sono stati guidati all'arresto dal comandante Pasquale Puca.

Il marocchino arrestato ha 28 anni, si dovrà decidere cosa fare viste anche le pendenze penali che ha a suo carico, tra cui un tentato omicidio ai danni di un poliziotto che gli aveva intimato l'alt ad un posto di blocco a Bollate nel 2015.

Soltanto una decina di giorni fa un altro marocchino era stato inseguito a Viareggio, in circostanze simili.

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