Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
Rosicano tutti. Anzi, tutte. I risultati elettorali sono indigesti al popolo della sinistra che, da sempre, si è detto democratico ed anti fascista. Ma come? Non c’è cosa più bella e democratica del voto eppure a loro non va giù. Aja aja... Vedere una donna, Giorgia Meloni, alla presidenza del consiglio non va affatto bene.
Ad urlarlo in cinquanta piazza italiane le femministe incallite di Non una di meno che, approfittando della giornata nazionale dell’aborto sicuro, sono scese in piazza per sfogare tutta la loro rabbia nei confronti dei cittadini che hanno preferito il centrodestra al centrosinistra. Inutile dire che sotto attacco c’era lei, Giorgia Meloni. Ma come, non dovrebbero essere felici per il successo di una donna? Ci hanno triturato i cabasisi per mesi sulle donne nei ruoli di potere ed ora che succede dopo anni di attesa cosa fanno? Protestano. Evidentemente per loro non tutte le donne sono uguali. Quanta ipocrisia.
Fratelli d’Italia è il partito delle donne. Tante candidate, tante elette e non perché andava fatto. Ma a quanto pare la democrazia non piace alla sinistra. Lo dice bene Wanda Ferro, rieletta alla Camera dei Deputati tra le file del partito di Giorgia Meloni. (ASCOLTA IL PODCAST) Lei, missina della prima ora, ha militato tanto nel partito e assicura che non c’è nulla da temere.
Ma, a volte, le donne sono le peggiori nemiche delle donne. Ricordate i tempi delle elezioni per il Quirinale? Tutte a pretendere una donna alla guida del Colle più alto di Roma. Solo perché donna. Non tanto per le sue capacità. Tanto che anche la politica se ne stava convincendo. Elisabetta Belloni, Marta Cartabia i nomi più accreditati.
Per non parlare poi delle parole declinate al femminile. Teresa Bellanova ci teneva ad essere chiamata ministra, Virginia Raggi insisteva per essere chiamata la sindaca. Siamo certi che Giorgia sarà il Presidente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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