Matera, i genitori divorziano e il giudice dà la casa al figlio minorenne

Il ragazzo rimarrà nell'abitazione di famiglia e i due genitori si alterneranno

Matera, i genitori divorziano e il giudice dà la casa al figlio minorenne

È il primo caso giuridico del genere. Il tribunale di Matera ha assegnato ad un ragazzino la casa dei genitori separati. Il giovane vivrà, quindi, stabilmente in quell'abitazione e ad alternarsi saranno il padre e la madre. Prima a spostarsi da una casa all'altra, in giorni precisi decisi dal giudice erano i figli. Oggi, la legge cambia e sono i genitori, primi responsabili della fine del loro matrimonio a doversi alternare nella stessa casa. Da un lato ciò permette al minore di non subire troppi cambiamenti nella sua vita. Dall'altro, però, intestare un immobile ad un minore potrebbe non rivelarsi proprio la scelta più giusta. Dietro questa sentenza c'è un nuovo disegno di legge che introduce il concetto di “bigenitorialità perfetta”. In questo modo, nel caso di separazione, il mantenimento dei figli è equamente condiviso dai genitori.

Matera fa da apripista in questo nuovo “orizzonte” giuridico. Uno dei due genitori ha il diritto di rimanere nell'abitazione. Gli ex coniugi si alterneranno in maniera equa nella casa dove prima viveva l'intero nucleo famigliare. Ad alternarsi saranno loro e non il figlio. Uno dei due ha il diritto di rimanere in casa, ma l'altro genitore avrà a disposizione un calendario di frequentazione della casa coniugale.

A deciderlo il giudice Giorgio Pica per "consentire un armonico sviluppo del rapporto con il figlio e al tempo stesso di attenuare la conflittualità incentrata sull'utilizzo della casa coniugale".

Nessuno dei due coniugi dovrà versare all'altro l'assegno di mantenimento ed ognuno di loro provvederà direttamente al sostentamento del figlio minorenne nei

giorni in cui abiterà nella casa dello stesso figlio.
In questo modo si va ad aggiornare una legge già vigente dal 2006 sull'affido condiviso dei figli in caso di seperazioni o divorzi.

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