Un maxi-focolaio è esploso nel convento Immacolata Regina Pacis del ''centro sociale di Mortara, in provincia di Pavia, portando alla morte ben 5 suore pianzoline nel giro di pochissimi giorni. Soltanto una delle ecclesiaste è riuscita a sottrarsi alla morsa letale del virus che, all'interno della struttura, ha fatto segnare ben 56 contagi tra le ospiti anziane e le religiose. Altri 12 casi positivi segnalati alle autorità, riconducibili allo stesso cluster, coinvolgerebbero altrettanti operatori assistenziali impegnati nel convento.
68 contagi e 5 vittime
Una strage dai numeri decisamente impressionanti. Il focolaio si è allargato a macchia d'olio in brevissimo tempo mietendo ben 5 vittime tra le suore Pianzoline Immacolata Regina Pacis del “centro sociale” di Mortara, in via Mazza. Nella struttura dove soggiornano le ecclesiastiche dell’ordine fondato da padre Pianzola, ma anche altre donne anziane assistite dalle religiose, nella giornata di domenica 11 ottobre sono stati identificati 56 i casi di contagio da Coronavirus le ospiti e altri 12 quelli tra gli operatori assistenziali. Solo una suora si è salvata dal virus ma è stata affidata ad una struttura protetta per degenza Covid. Tra gli altri contagiati ci sono casi di pazienti febbricitanti ma nessuna, al momento, avrebbe necessitato del ricovero.
Si temono altri contagi
A pochi metri da convento di via Mazza, vi è la casa madre delle pianzoline dove soggiornano suore molto anziane. Il timore, adesso, è che il virus possa mietere altre vittime. ''È una situazione che stiamo seguendo – ha chiarito il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti alle pagine del quotidiano La Provincia Pavese –.Speriamo che si possa risolvere per il meglio''. ''Siamo in costante contatto con i medici che si occupano dello stato di salute delle nostre consorelle – spiegano dalla casa madre delle Pianzoline al giornale pavese –. Tutto ciò che per ora possiamo fare è attendere l’evolversi della situazione. Ci auguriamo che nelle prossime ore non si debbano registrare altri nuovi casi di positività al Coronaviru. Per questo motivo, oltre al beato Pianzola che ha creato il nostro ordine religioso, invochiamo, anche una figura religiosa a noi molto cara, come a tanti mortaresi: don Giovanni Zorzoli, di cui abbiamo parlato domenica nell’ambito di un convegno sulla sua persona, realizzato su piattaforma web a cinque anni dalla sua morte''.
''Nessun campanello d'allarme''
ll focolaio che interessa il convento di Mortara è il più esteso attualmente tra gli 88 si contano nella provincia di Pavia. I focolai sono monitorati costantemente da Ats Pavia (Agenzia di tutela della salute), diretta da Mara Azzi, che in tempo reale controlla sia l’evolversi dei casi positivi che delle situazioni di quarantena.
''Da domani - ha spiegato il direttore generale Mara Azzi a Il Giorno - il maggior numero possibile sarà trasferito in una struttura di degenza, una soluzione che si è resa necessaria in relazione all'elevato numero di operatori positivi, che pone un problema di continuità nell'assistenza. Non c'è stato alcun campanello d'allarme -spiega Azzi - fino a quando non si sono manifestati i sintomi in contemporanea in più persone''.
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