Dopo il blitz dei carabinieri all'ospedale Loreto Mare di Napoli sono state indagate 94 persone mentre 55 sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. C'era chi timbrava il cartellino e andava a fare il cuoco e chi, come Tommaso Ricozzi andava a giocare a tennis durante le ore lavorative.
Ma qualche giorno prima del blitz dei Nas il radiologo parlava così in un'intervista di Nello Trocchia che sarà trasmessa giovedì su Nemo a proposito del problema dell'assenteismo: "Per quanto riguarda ciò che è successo all'ospedale di Nola credo che i medici siano stati quasi eroici a lavorare in condizioni del genere e anche io avrei fatto la stessa cosa", ha detto Ricozzi.
"Per quanto riguarda i furbetti del cartellino credo si tratti di un altro tipo di situazione - ha continuato il radiologo.- Il problema fondamentale sta nel fatto che le persone che lavorano negli ospedali devono essere messe in condizioni adeguate per lavorare. Paradossalmente è molto meglio il furbetto del cartellino che lavora 3/4 ore bene piuttosto che la persona che staziona in ospedale ore e ore e non fa assolutamente nulla davanti a un computer".
"Ci dovrebbe essere un sistema di
sorveglianza di qualità nell'ospedale che garantisca ai medici veramente bravi di essere gratificati e ai pazienti di essere curati al meglio", ha concluso il medico indagato pochi giorni dopo all'ospedale Loreto Mare.
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