Se appena un anno fa abbiamo trascorso i giorni della Merla tra i più caldi di sempre, quest'anno le temperature saranno in linea con le medie di fine gennaio anche se godremo di tre giorni in cui l'anticiclone la farà da padrone su gran parte del Paese.
Cosa accadrà a fine mese
Mite di giorno ma freddo di notte: questo può essere il riassunto di quanto accadrà tra il 29 e il 31 gennaio, i tre giorni che la tradizione vuole che siano i più freddi dell'anno. Non sarà così, però, perché l'Italia si troverà tra due fuochi in una sorta di terra di mezzo: a ovest l'alta pressione, a est una colata gelida diretta sui Balcani. La vera svolta, per il nostro Paese, dovrebbe avvenire subito dopo con una forte irruzione di aria in arrivo direttamente dal Polo Nord. Ma andiamo con ordine.
Alta pressione ma gelo in agguato
Come dicono gli esperti, nessuna grande novità è prevista fino al 30 gennaio: anticiclone a manetta, cieli sereni o velati su quasi tutto il Paese e banchi di nebbia che resisteranno anche in pieno giorno sulle aree di pianura del nord a causa dell'accumulo di umidità nei bassi strati che favorirà questo fenomeno. Durante il giorno le temperature saranno miti al Centro-Sud con valori anche di 14-15 gradi, più fresche al Nord con massime non superiori, mediamente, ai 10 gradi mentre di notte si scenderà sotto lo zero sulle aree pianeggianti del Centro-Nord e sopra zero, ma di pochi gradi, anche al Sud e sulla Sicilia.
La svolta dal 1° febbraio
Il vero cambiamento dovrebbe arrivare da martedì 1° febbraio quando correnti gelide da Nord irromperanno sul nostro Paese entrando dalla Valle del Rodano: a quel punto è prevista la formazione di un vortice ciclonico sul Mediterraneo con piogge ma soprattutto nevicate a bassa quota soprattutto al Centro-Sud. Le temperature sono previste in calo ovunque, soprattutto le massime, e si tornerà a vivere un clima rigido invernale anche durante le ore diurne. La tendenza successiva, poi, vede nuove occasioni per irruzioni fredde da nord con una prima parte di febbraio potenzialmente fredda e nevosa per gran parte delle nostre Regioni. Vista la distanza con gli eventi, però, sarà necessario aggiornarsi nei prossimi giorni.
Perché si chiamano giorni della Merla
La tradizione popolare vuole che il nome dato agli ultimi giorni del primo mese dell'anno deriverebbe da una leggenda secondo la quale i merli avessero tutti le piume bianche ed il gelo degli ultimi tre giorni di gennaio li aveva costretti a cercare un riparo più sicuro dal freddo che non fosse il loro nido.
Per questo motivo, una merla aveva deciso di rifugiarsi su un tetto accanto al comignolo di una casa dal quale usciva il tepore da un camino. A causa del fumo, però, le penne dell'animale da bianche diventarono nere ed è da quel momento che i merli avrebbero le piume scure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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