L'aveva messo in carica nella notte, Marek Kruger, 53 anni. Ma il surriscaldamento della batteria del suo iPhone ha provocato un incendio e l'uomo è morto per asfissia da fumo. Costretto a letto per colpa di un tumore al cervello, avuto due anni prima della sua morte, il signor Kruger non ha potuto "difendersi" in nessun modo. Era solito tenere il suo cellulare sul comodino, così come il portafoglio, in modo da averli entrambi sempre a portata di mano. Normale per lui caricare il suo iPhone5, utilizzando una prolunga per poterlo utilizzare più comodamente. Ma è stato proprio quell'oggetto così "prezioso" per lui a costargli la vita.
La moglie Iryna in tribunale ha letto una dichiarazione in cui specificava che il marito avesse bisogno di supporti elettronici a causa della sua malattia: "Ha avuto un tumore al cervello e ha perso un sacco di peso, sentiva molto dolore, aveva perso completamente la sensibilità del lato sinistro del suo corpo". Per il dolore prendeva ibuprofene, anche se aveva chiesto gli venisse somministrata morfina. Un rapporto tossicologico ha rivelato che non c'era alcool nel suo sangue, né tracce di morfina.
Il dottor Fawaz Musa ha confermato che il corpo di Kruger al momento della morte era coperto per il 64 per cento di ustioni di primo grado al volto e nella parte superiore del torace, fuliggine nella laringe e nella trachea: ciò che gli ha causato la morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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