Scalare il K2? Attraversare lo Stretto di Bering in canoa? Lanciarsi dalle Cascate Vittoria? No, nell’epoca dei social essere coraggiosi significa mettere in pericolo ciò che per molti equivale a una protesi: il proprio cellulare.
Soltanto esponendo il telefonino personale ai rischi più azzardati si entra di diritto nella “hall of fame” degli eroi 2.0. Ecco che allora su Twitter, Facebook e Instagram impazzano foto e video di persone che fanno penzolare lo smartphone a pochi centimetri dalle grate di un tombino o sui binari della metropolitana mentre dietro s'intravede il treno in arrivo; c'è chi lo tiene a filo con lo scarico del water tirando l'acqua, chi fuori dal finestrino della macchina in corsa; qualcuno addirittura sale in cima a una montagna agitandolo tra il pollice e l’indice a picco nel vuoto. E chi più ne ha più ne posta.
WTF is #ExtremePhonePinching and why are people destroying their phones to do it? http://t.co/nIyhb8ZC3U pic.twitter.com/xNTzD0rbii
— Cosmopolitan (@Cosmopolitan) 7 Ottobre 2015
E’ il trend autunno/inverno 2015 e l’hashtag di riferimento #ExtremePhonePinching che, a detta dei followers, è sinonimo di brivido, adrenalina, temerarietà.
Ma quando la situazione scappa di mano? Beh, anche l’imprevisto è motivo di vanto per l’utente estremo, che prontamente pubblica l'immagine dello smartphone defunto o, se sopravvissuto alla prova di resistenza, con lo schermo pieno di crepe. Contenti i proprietari. Una domanda, però, ci piacerebbe twittarla: andando avanti di questi post, dove andremo a finire?#ExtremePhonePinching how silly is the world these days ! pic.twitter.com/PyTAxjuwrL
— Comfortable_me (@Comfortable_me) 2 Ottobre 2015
#extremephonepinching pic.twitter.com/FqON9odeLP
— alyssa❂ (@AlyssaD8827) 29 Luglio 2015
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