La situazione è sempre più drammatica nelle acque del Mediterraneo che separano l'Italia dal Nord Africa. La cronaca, infatti, deve registrare una nuova tragedia. Ventidue persone sono morte a bordo di un gommone al largo della Libia: 21 erano giovani donne. Hanno perso la vita per soffocamento, schiacciamento e annegamento. A fare la scoperta è stata la nave Aquarius di Sos Mediterranee. La notizia è stata diffusa da Medici senza frontiere, il cui personale è intervenuto ieri sera sul natante alla deriva, dove i migranti erano stati letteralmente ammassati, uno sull'altro, dai trafficanti di esseri umani.
"Sono morti in modo orribile", commenta un medico, "schiacciati nella ressa da chi voleva assicurarsi un posto per fuggire dalla Libia". Nel corso degli interventi della Ong sono state tratte in salvo 203 persone.
Intanto a Pozzallo (Ragusa) sono arrivati altri 628 migranti, presi a bordo della nave "Bourbon Argos" di Medici senza frontiere nel Canale di Sicilia. Tra loro 101 donne, nove in gravidanza, e 13 bambini. In prevalenza sono eritrei e nigeriani. Il centro di prima accoglienza di Pozzallo è stato svuotato ieri mattina, con la partenza delle ultime 106 persone.
A Catania, invece, sono state portate 841 persone salvate nel Mediterraneo dalla nave militare spagnola "Reina Sofia". A bordo c’è anche un cadavere. Ieri nei porti di Palermo, Trapani, Augusta e Messina erano giunti circa 2500 migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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