Migranti, controllori e autisti denunciano: "Il 90% prova a viaggiare gratis"

Migranti e disordini sui bus pubblici: autisti e controllori del frusinate scrivono una lettera alle Autorità: "90% prova a viaggiare gratis"

Migranti, controllori e autisti denunciano: "Il 90% prova a viaggiare gratis"

"Il novanta per cento (dei migranti, ndr) prova a viaggiare gratis". La lettera che gli autisti e i controllori della Geaf di Frosinone hanno inoltrato al prefetto del capoluogo ciociaro e al sindaco della stessa città assomiglia a un grido d'allarme. Nella missiva, a dire il vero, vengono citati gli "extracomunitari che tutti i giorni si spostano con i mezzi pubblici". Persone che, durante l'ultimo periodo, tenterebbero con sempre maggiore frequenza di usufruire dei mezzi, pur essendo privi di regolare biglietto. Ma le lamentele degli operatori del settore trasporti frusinate non si limitano a questo singolo aspetto.

Chi ha voluto evidenziare l'esistenza di più di qualche difficoltà ha raccontato pure delle conseguenze derivanti dall'operare secondo la legge: "...chi vuole scendere, chi urla contro il personale incaricato al controllo e chi fa finta di niente rifiutando di fornire generalità e documenti". Far rispettare le regole, insomma, sembrerebbe davvero difficile: "Al capolinea e a piazzale Kambo - si legge nella lettera, che è stata riportata su Ciociaria Oggi - spesso i bus restano fermi cinque minuti in attesa che facciano il biglietto". Controllori e autisti evidenziano i comportamenti cui sono costretti ad assistere: "Dopo le insistenze da parte del personale Geaf alcuni decidono di scendere, altri fanno finta di non capire, alcuni timbrano biglietti già usati, alcuni si rifiutano di fare il biglietto con nessuna intenzione di scendere". Frosinone non è nuova a episodi balzati agli onori delle cronache: durante l'estate del 2017, scattarono denunce e sanzioni amministrative in seguito a una presunta aggressione avvenuta all'interno di autobus della Cotral. Tre migranti sarebbero stati deferiti dall'Autorità Giudiziaria in seguito a quei fatti.

Gli autori dell'appello in questione non ci stanno a passare per intolleranti: "Veniamo spesso insultati e accusati di razzismo - sottolineano - solo perché facciamo il nostro lavoro". Un mestiere che consiste anche nel "far viaggiare tutti con regolare titolo di viaggio.

Quando si raggiungono livelli di criticità - continuano - siamo costretti a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine". Ci si aspetta, in definitiva, che il numero di questi avvenimenti diminuisca grazie alle azioni che amministrazione comunale e prefettura potrebbero decidere di mettere in campo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica