Chi sbaglia, paga. Potrebbe essere questa l'estrema sintesi della vicenda che è andata in scena in Toscana e precisamente nella provincia di Siena, dove sette migranti africani si sono visti revocare l'accoglienza di Stato dopo che due settimane fa avevano danneggiato l'hotel dove erano ospitati.
Sette ragazzi fra i diciotto e i ventidue anni ospitati all'hotel L'abbeveratoio di San Giovanni d'Asso, in provincia di Siena, avevano distrutto la struttura che li alloggiava nella notte fra il 4 e il 5 ottobre scorso in una protesta degenerata in sfascio. Tavoli e stoviglie rotta, una staccionata danneggiata, vasi in frantumi: una gazzarra interrotta solo dall'intervento degli uomini dell'esercito e dei carabinieri.
A scatenare la rivolta, racconta La Nazione, il ritardo nella distribuzione del pocket money: i 2,5 euro giornalieri distribuiti ai migranti sotto forma di buoni per le loro piccole spese personali, come un pacchetto di sigarette o del credito telefonico. Dopo la rivolta, i sette migranti facinorosi erano stati denunciati a piede libero e oggi si sono visti revocare l'assistenza che garantiva loro vitto, alloggio e sussidi.
D'ora in poi sono liberi di circolare sul
territorio nazionale grazie al permesso di soggiorno temporaneo riconosciuto ai richiedenti asilo, ma non riceveranno più alcun tipo di aiuto dallo Stato italiano per decisione della prefettura di Siena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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