Migranti, Udine chiama Salvini: "Sono troppi, intervieni"

Da quando si è riaperta la rotta balcanica, il flusso migratorio in Friuli Venezia Giulia è ripreso con vigore. Il sindaco Fontanini: "Questa situazione va stoppata"

Foto di repertorio
Foto di repertorio

È tornata l'emergenza migranti a Udine. Da quando si è riaperta la rotta balcanica, il flusso migratorio in Friuli Venezia Giulia e nel capoluogo friulano è ripreso con vigore.

Come riporta il Messaggero Veneto, il numero degli ospiti all'ex caserma Cavarzerani è aumentato all'improvviso da 200 a 318, sfiorando il limite delle 320 presenze stabilito dal nuovo bando per la gestione della struttura di accoglienza. "Nell'ultima settimana gli arrivi sono raddoppiati - ha sottolineato il presidente del comitato provinciale della Croce Rossa, Sergio Meinero -. Prima dieci, ieri quattordici e se andrà avanti così sicuramente sforeremo nelle prossime ore il numero consentito".

Dopo l'ultimo report della Croce Rossa, il neo sindaco Pietro Fontanini ha annunciato di voler chiedere l'intervento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Questa situazione va immediatamente stoppata - ha spiegato il sindaco di Udine -. Chiederò che venga presa in considerazione anche la questione della rotta balcanica. Ci troviamo al crocevia di questo flusso che arriva in gran parte dalla Slovenia. Gli arrivi non sono solo via mare, ma anche, e soprattutto ora, via terra".

I numeri

Secondo l'intesa Viminale-Anci, a Udine dovrebbero essere presenti non più di

250 migranti. Invece in città ci sono circa 700 rifugiati, la maggior parte collocati con il sistema Aura (Accoglienza Udine richiedenti asilo) che terminerà a dicembre secondo il volere della nuova giunta.

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