Milano, abbandonata una tartaruga azzannatrice: "È molto pericolosa"

La tartaruga azzannatrice è molto pericolosa per l'uomo e la sua vendita è stata vietata in Europa e in Italia. Ma nel nostro Pease continua a girare

Milano, abbandonata una tartaruga azzannatrice: "È molto pericolosa"

È stata inserita nella lista nera delle specie invasive e in Italia ne hanno anche vietata la detenzione e la vendita: la tartaruga azzannatrice è pericolosa per l'uomo, ma nonostante tutto, continua a girare nel nostro Paese.

Tutta l'Europa la teme. L'Italia ha vietato la sua detenzione e vendita perchè questa tartaruga è un animale esotico che può essere pericolosissimo per la salute e incoluminità dell'uomo. Eppure, un esemplare di tartaruga azzannatrice è stata affidata ieri mattina al Parco Natura Viva di Bussolengo (in provincia di Verona) dalle guardie zoofile dell'Enpa. È già la terza in ordine di arrivo e anche questa è stata recuperata come le altre nei pressi di un parco cittadino.

"Questo esemplare trovato da un passante lungo il fiume Olona, nella provincia di Milano, sta bene - spiega William Magnone, veterinario del Parco Natura Viva -. Qui dovrà affrontare almeno 30 giorni di quarantena prima di andare a far compagnia alle altre due superstiti di precedenti abbandoni e porterà senz'altro i segni di quello che sembra essere stato un restringimento forzato del carapace avvenuto tempo fa". L'abbandono di questo tipo di esemplari è in continuo aumento negli ultimi anni a causa del continuo commercio illegale delle tartarughe.

Questo traffico non legale è perioloso sia per gli animali sia per l'uomo che potrebbero essere morsi dalla tartaruga. L'azzannatrice è una tartaruga d'acqua nordamericana dal morso particolarmente rapido ed efficace.

È un vigoroso predatore, che si nutre di pesci, crostacei e anfibi, in grado di tranciare di netto il dito di un uomo. Supera i 40 centimetri di lunghezza e negli Stati Uniti, suo habitat d'origine, è oggetto di un fenomeno di esportazione che negli ultimi due decenni è in crescita continua.

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