Lo scorso mercoledì una donna di 81 anni è stata violentata nel Parco Nord di Milano. Una vicenda atroce messa però in dubbio da Ivano Ruffa, assessore del Partito Democratico nel comune di Cinisello Balsamo.
L'anziana signora era uscita di casa per sbrigare alcune commissioni. Intorno alle 9.30 è passata in una via adiacente al Bosco di Bruzzano, porzione del Parco Nord, quando è sbucato l'aggressore che ha abusato di lei. Una volta soccorsa e trasportata in ospedale, i medici hanno pensato a un malore. Quando però si cono accorti che la donna aveva subito una violenza sessuale l'hanno trasferita all'Svs, il centro specializzato della clinica Mangiagalli. Ora la donna è stata dimessa e gli investigatori stanno cercando di capire chi possa essere stato.
Qualcuno però mette in dubbio la veridicità di questa tragica vicenda. Si tratta di Ivano Ruffa, assessore piddino di Cinisello Balsamo. In una pagina Facebook in cui gli abitanti del comune parlano dei problemi e delle virtuosità del posto, Ruffa commenta la notizia sostenendo che sarebbe un fatto totalmente inventato. "Ho il Parco Nord dietro casa. Ci vado a correre tre volte alla settimana. Anche di mattina presto. Ieri mattina ero al parco. Nessuna paura, nessun luogo degradato. Nessuna invasione. Nessun pericolo. Verificate bene le notizie perché di queste storie di violenze ne hanno sempre dette tante e spesso non erano veritiere". E poi spende altre parole per descrivere la bellezza del posto: "Incantevole", scrive. A chi prova poi a dargli contro risponde: "Ma secondo voi hanno violentano una 81enne? Davvero? Ma dai...su...per favore". Commenti che hanno fatto infuriare gli altri iscritti alla pagina social. E non solo.
"Si deve dimettere"
A chiedere a gran voce le dimissioni dell'assessore sono la Lega Nord e Forza Italia. "L'assessore Ruffa in modo patetico e vergognoso ha cercato di minimizzare la questione parlando della bellezza del parco nord arrivando a mettere in discussione la notizia divulgata anche da giornali e testate nazionali facendo trapelare dalle sue parole becera ironia ai danni della povera donna che attualmente è stata presa in cura prima dalla clinica Mangiagalli e successivamente trasportata all’ospedali di Niguarda", si legge nel comunicato. "É un indegno modo di rappresentare le istituzioni da parte di chi, dopo aver dato prova in questi anni di evidente incapacità amministrativa, continua da tempo a bighellonare sui social cercando di difendere l'indifendibile con affermazioni assurde e censurabili", continua. E poi la richiesta al sindaco Trezzi di prendere provvedimenti e la speranza che Ruffa si dimetta.
L'antefatto
Non è la prima volta che l'assessore Ruffa mette in dubbio la veridicità di una notizia. Qualche settimana fa il piddino ha preso di mira un articolo pubblicato su IlGiornale.it dal titolo "Da Sesto S.Giovanni a Cinisello Balsamo: 'I miei 15 minuti di paura'". Un racconto delle sensazioni che una donna prova camminando da sola in strada. Ovviamente nel pezzo sono stati inseriti elementi di descrizione del luogo e una fotografia. Quest'ultima non rappresentava il posto descritto ma voleva essere esplicativa. Errore che l'ufficio stampa del comune di Cinisello Balsamo ha segnalato e che ha portato al cambiamento dell'immagine. All'assessore questo non è però bastato. Ruffa ha infatti insinuato che il racconto fosse totalmente inventato e che la giornalista non avesse mai percorso quel tragitto. Illazioni che hanno generato la rabbia di altri utenti. Contattato telefonicamente, IlGiornale.it ha spiegato a Ruffa che non c'èra nulla di inventato nel racconto e che l'unico elemento contestabile era la scelta della foto. Pochi minuti dopo il chiarimento, l'assessore ha fatto un apprezzato passo indietro, sempre sui social. Si spera lo faccia anche nei confronti della 81enne violentata.
Il chiarimento dell'assessore
A fronte della richiesta di dimissioni da parte di Lega Nord e Forza Italia, l'assessore Ruffa ha voluto specificare meglio quanto detto nelle ore precedenti: "Innanzitutto ci tengo a chiarire che la mia posizione espressa su fb non era assolutamente da intendere come una negazione della violenza sulla donna che è sempre un atto deprorevole e da condannare aspramente - dichiara - Il senso della mia risposta era legato al riconocimento dell'importanza del parco come luogo di aggregazione e di vita per la cittadinanza in contrasto con quanto veniva descritto nel post principale dove il parco nord era presentato come un luogo degradato e insicuro. Il parco nord ha 40 di storia ed è stato costruito con l'impegno di amministrazioni di diverse provenienze politiche creando davvero un importante polmone verde in una zona densamente urbanizzata. L'invito, che avevo espresso nel momento in cui ancora non c'era certezza sull'accaduto, era quello di verificare le notizie prima di creare allarmismi. Esprimo piena solidarietà, vicinanza e sostegno alla povera signora vittima dell'abuso.
Ho scritto e precisato piu volte nei post che certi atti sono ignobili e deprorevoli e che certe violenze non dovrebbero mai succedere. E ci tengo a precisare e a scusarmi se si è intesa una posizione diversa che non voleva essere assolutamente espressa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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