Aveva trovato lavoro a Milano come fattorino con l’incarico di consegnare cibo a domicilio in bicicletta. Ma in realtà il suo impiego era una copertura per mascherare quella che era la sua ben più redditizia attività primaria, ovvero lo spaccio di droga. Sempre a domicilio ovviamente. Il “geniale” imprenditore straniero è tuttavia stato smascherato grazie a delle indagini condotte dagli agenti della questura di Milano, che da tempo lo tenevano sotto controllo.
Lo spacciatore su due ruote, un guineano di 23 anni oltretutto clandestino, è stato sottoposto ad un controllo all’esterno della stazione di Porta Genova, nel pieno del suo orario di lavoro. Tra le pietanze da recapitare agli affamati clienti ecco però spuntare anche sei dosi termosaldate di cocaina ed una di hashish.
I poliziotti hanno quindi fatto scattare le manette ai suoi polsi, prima di condurlo presso gli uffici della questura per compiere le pratiche di identificazione.
Dopo la denuncia, la pratica è passata nelle mani dell’ufficio immigrazione, che ha dato immediatamente avvio all’iter previsto per l’allontanamento dal territorio nazionale del pusher guineano.Mercoledì è stato infine reso effettivo l’ordine di espulsione, con le forze dell’ordine che hanno scortato il clandestino alla frontiera.
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