"Così mi ha ridotto divertendosi". E poi null'altro. Poche parole in didascalia ad una sequenza di immagini che raccontano di un volto deturpato dalle botte.
Le foto che Caterina degli Esposti, una giovane - e bellissima - ragazza di Bastia Umbra, ha deciso di pubblicare sul suo profilo Facebook parlano da sole. Un tonfo sordo al cuore per chi le guarda.
Un volto livido, tumefatto e completamente enfiato. Non occorre essere dotati di grande intuito per capire cosa sia accaduto a questa donna. Le palpebre inturgidite lasciando intravedere a stento i suoi occhi chiari. Poi ci sono le ombre bluastre attorno agli occhi e le labbra rigonfie al punto tale da sembrare deformi. Tutto questo ha un solo nome ed è il segno unico, tragicamente evidente, di una violenza appena subita. Nel post apparso durante il primo pomeriggio di ieri, giovedì 5 dicembre, Caterina non fa alcuun riferimento esplicito all'autore di cotatana efferatezza. Ma è palese - lo è fin troppo - che debba aver vissuto l'inferno. Fosse anche solo per pochi minuti, per mano di chicchesia. "Lo ha fatto divertendosi", è lei stessa a scriverlo nel post. Ha denunciato il suo aggressore nell'Agorà social: ci vuole un gran coraggio a metterci la faccia. E lei ne ha sicuramente da vendere.
La vicenda si è diffusa rapidamente sui social tanto che, non appena appresa la notizia, anche la sindaca di Bastia, Paola Lungarotti, ha voluto esprimere soldarietà nei confronti della giovane concittadina. "Come Sindaco di Bastia Umbra e Assessore con delega alle Pari Opportunità, a nome dell’Amministrazione comunale, certa di rappresentare anche l’intera città, esprimo la nostra vicinanza alla ragazza vittima della violenza di genere e alla sua famiglia, come appreso dai social e dai mezzi di comunicazione" scrive la sindaca in una nota social.
Stando a quanto trapela dalle parole del primo cittadino, l'episodio si sarebbe verificato a distanza di pochi giorni da un evento commemorativo delle vittime di maltrattamenti organizzato in data 30 novembre proprio a Bastia Umbra. "Non più tardi di Sabato 30 Novembre abbiamo ricordato la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non erano presenti solo donne, ma anche uomini, studenti, concittadini più o meno giovani. - scrive Paola Lungarotti - Il messaggio che abbiamo ribadito attraverso le varie iniziative della giornata era un auspicio, non dover più ricordare attraverso giornate commemorative il dramma della violenza sulle donne. Sono passati pochissimi giorni ed invece, oltre alle violenze che si stanno ripetendo a livello nazionale, anche nella nostra città una ragazza si somma alle tantissime vittime".
Poi, un invito rivolto all'intera comunità locale: "Non si può stare zitti, non lo siamo mai stati, oggi più di ieri dobbiamo denunciare questi atti di pura violenza che rendono sempre più lontani dall’umanità.
Che cos’è l’umanità se non il rispetto, l’amore, la cura, il dovere dell’aiuto e il diritto del riconoscimento della propria soggettività? Tutti dobbiamo urlare basta. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza, questa violenza", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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