Il moldavo ucciso dal gommista era entrato nell'Ue due mesi fa

Le forze dell'ordine battono a tappeto la provincia di Arezzo, e dintorni, alla caccia del complice del moldavo, rimasto ucciso durante una tentata rapina a un gommista di Monte San Savino

Il moldavo ucciso dal gommista era entrato nell'Ue due mesi fa

Il moldavo che, con un complice, ha tentato un furto nella ditta di Fredy Pacini, a Monte San Savino (Arezzo), restando freddato dai colpi di pistola del titolare, si chiamava Vitalie Tonjoc. Aveva ventinove anni ed era entrato nell'Unione europea a settembre, passando dalla Romania, come si evince da un visto sul passaporto. Non si sa ancora da quanto tempo si trovasse in Italia, probabilmente era arrivato dopo aver ricevuto il visto. Sul suo passato c'è un alone di mistero. Nessuno, infatti, si è ancora fatto vivo dopo il grave fatto di cronaca: né un familiare né un conoscente. Nel portafoglio il moldavo aveva il passaporto e 250 euro. Potrebbe rivelare dettagli fondamentali il suo complice, che dopo il tentato furto è riuscito a dileguarsi nel buio della notte, rimettendosi alla guida dell'auto con cui i due avevano raggiunto il capannone che ospita la ditta di Pacini.

Domattina si terrà l'autopsia sul cadavere di Tonjoc. L'esame verrà eseguito all'ospedale San Donato di Arezzo dall'equipe di medicina legale dell'Università di Siena incaricata dalla Procura aretina. Sempre domani, ma nel pomeriggio, dopo i primi risultati dell'autopsia consegnata alla Procura, il pubblico ministero Andrea Claudiani, titolare dell'indagine, interrogherà Pacini, al momento indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

Lo stesso Pacini, subito dopo il fatto, ha manifestato al magistrato la propria disponibilità ad essere sentito. I carabinieri hanno sequestrato la pistola Glock regolarmente detenuta e denunciata con cui Pacini ha esploso cinque colpi.

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