Bloccate a 4mila metri: le alpiniste muoiono assiderate

Le due donne, piemontesi, sono morte assiderate. L’uomo che era con loro è sopravvissuto ma ha riportato gravi congelamenti alle mani

Bloccate a 4mila metri: le alpiniste muoiono assiderate

Un’altra tragedia in montagna, in Val d'Aosta, dove due alpiniste piemontesi di circa trent’anni sono morte assiderate questa notte sul Monte Rosa. Le due donne, che erano in compagnia di un terzo scalatore, a causa del maltempo erano rimaste bloccate sotto la vetta della Piramide Vincent, sul massiccio del Monte Rosa. Quando il gruppo si è reso conto di essere in difficoltà, perché rimasto bloccati, ha allertato i soccorsi. Dopo una prima chiamata al 112, avvenuta nel tardo pomeriggio, di loro non si era saputo più nulla fino a sera, quando erano riusciti a contattare nuovamente la Centrale Unica del Soccorso.

Il difficile recupero

È stato un elicottero del Soccorso Alpino a individuare per primo i tre alpinisti, senza riuscire però a effettuare il recupero. A quel punto una squadra del Soccorso alpino valdostano si è messa in marcia dal rifugio Mantova 5 per raggiungere il gruppetto a piedi, impresa che è avvenuta verso le 21 di ieri sera, sabato 3 luglio. Le condizioni delle due alpiniste sono però apparse fin da subito molto gravi. Una di loro è deceduta poco dopo l’arrivo dei soccorsi, mentre l’altra è stata trasportata al rifugio Mantova 5. Inutili i tentativi di rianimarla. L’uomo è stato invece soccorso e portato in una struttura ospedaliera svizzera dall’elicottero di Air Zermatt.

Chi sono le alpiniste morte assiderate

Le vittime, due amiche che avevano in comune l'amore per la montagana, sono Martina Svilpo, 29 anni, residente a Crevoladossola, e Paola Viscardi, di anni 28, residente a Trontano, entrambi i paesi si trovano in provincia di Verbania. Insieme a loro anche un uomo di 27 anni, Valerio Zonna, di Pettenasco, in provincia di Novara. Zonna ha riportato gravi congelamenti agli arti superiori ma è sopravvissuto. Si trova al momento ricoverato in un ospedale svizzero ma le sue condizioni non sembrano destare preoccupazione.

Secondo quanto raccontato dal Corriere, il gruppo era partito per l’ascensione della Piramide Vincent e ha raggiunto la vetta solo nel tardo pomeriggio, quando ormai si stava avvicinando la bufera. Alle operazioni di recupero, in pieno maltempo, hanno partecipato i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, i soccorritori di Alagna e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia a cui sono state affidate le indagini. Sempre ieri, altri tre alpinisti che si erano trovati in difficoltà nella zona di Aosta erano stati raggiunti e recuperati dal Soccorso alpino a circa 3.900 metri di altitudine, lungo la traversata tra il Piccolo Gran Paradiso e il Gran Paradiso.

In quel caso, una squadra di tecnici del Soccorso Alpino Valdostano è stata portata in elisoccorso il più vicino possibile ai tre alpinisti e i soccorritori hanno poi raggiunto a piedi il gruppo rimasto bloccato. Tutti sono di nazionalità italiana e sarebbero in buone condizioni, tanto da non avere necessità di intervento sanitario.

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